“Vingegaard in gran forma, bella prova” – .

Di nuovo vestito di giallo dopo due anni, ma più che l’abito da indossare, oggi per Tadej Pogacar contano i fatti e i pensieri. Riscoperte e certezze. Lo sloveno, nuovo leader della classifica generale al termine della seconda tappa Rimini-Bologna, ha avuto la conferma empirica dello stato di forma del suo eterno nemico Jonas Vingegaard. Il due volte campione danese in carica potrebbe ringhiare alle sue spalle fino all’ultimo giro della giostra: Jonas è reduce da un infortunio gravissimo, una caduta disastrosa il 4 aprile nei Paesi Baschi, ma sta così bene che ha potuto risponde all’attacco tagliente di Tadej al San Luca con la consueta naturalezza. E proprio da qui deve partire Pogi: “Potevamo puntare alla tappa, ma poi abbiamo deciso di stare più tranquilli – ha detto al termine lo sloveno -. Ho fatto un piccolo attacco in cima all’ultima salita, un po’ per mettere alla prova me stesso ma anche per mettere alla prova gli altri. Jonas è sempre stato sulla mia ruota, si vede che è in ottima forma, quindi sarà un Tour interessante. Certo, avrei preferito andare da solo…”.

Tra l’altro, dopo il traguardo, immortalato dalle telecamere ufficiali, Tadej ha confidato a un ottimo Remco Evenepoel di essersi addirittura preso una breve pausa prima dell’ultima volata tra superstar per non prendere già oggi la maglia di leader: evidentemente, non era ancora il momento giusto con un vantaggio così irrisorio. Nonostante tutto, Tadej è comunque primo. “È stata comunque una bella tappa e una bella opportunità: sono contento di aver fatto saltare un po’ la corsa, ma Vingegaard ha dimostrato di andare forte quanto me: non mi ha sorpreso. E non mi ha sorpreso che alla fine siano arrivati ​​anche Carapaz ed Evenepoel. È sempre bello tornare ad avere la maglia gialla che non sono riuscito a indossare l’anno scorso, anche se ci sono andato vicino più volte…”.

ANCORA FRANCIA

Intanto i francesi continuano a tirare fuori il Giro “italiano” dal loro versante d’oltralpe: anche il vincitore della seconda tappa viene dalla Francia e pazienza se Romain Bardet non c’è più lassù. L’eroe della giornata è Kevin Vauquelin (Arkea), un normanno di 23 anni che lavora duro per diventare grande, ce l’ha fatta alla sua prima partecipazione al Tour: “È fantastico, anche per la squadra. È la prima vittoria al Tour per la nostra squadra (11 partecipazioni, ndr). E pensare che ieri ero a pezzi, mentre oggi è andato tutto alla perfezione”. E poi complimenti al compagno di squadra e fuggitivo, decisivo per questo risultato storico: “Cristian Rodríguez ha fatto un ottimo lavoro, sentivo che avevo ancora molto da fare. Quando finalmente sono scappato con Jonas Abrahamsen e Nelson Oliveira, sapevo che era il momento giusto…”

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Caressa e l’incredibile profezia del 2014 sull’Italia: aveva previsto tutto
NEXT Stanislaw Wawrzynczyk: “Il sacrificio è la via per vincere”