EVANEPOEL. «PRENDERE LA MAGLIA GIALLA? SIGNIFICA CHE DOBBIAMO CONTROLLARE IL GALIBIER…» – .

EVANEPOEL. «PRENDERE LA MAGLIA GIALLA? SIGNIFICA CHE DOBBIAMO CONTROLLARE IL GALIBIER…» – .
EVANEPOEL. «PRENDERE LA MAGLIA GIALLA? SIGNIFICA CHE DOBBIAMO CONTROLLARE IL GALIBIER…» – .

GIRO DI FRANCIA | 01/07/2024 | 11:54

di Francesca Monzone

Remco Evenepoel può essere soddisfatto, al termine della seconda tappa è salito per la prima volta sul palco del Tour de France per indossare la maglia bianca di miglior giovane. E chissà, forse cambierà presto colore e assumerà toni gialli: Il nuovo leader della corsa Tadej Pogacar ha fatto capire chiaramente di voler lasciare, solo per il momento ovviamente, il simbolo della Grande Boucle a Remco. Il giovane belga è attualmente al secondo posto della classifica generale, ma con lo stesso tempo di Pogacar e Vingegaard, che è terzo e ieri lo abbiamo visto rispondere subito agli attacchi dello sloveno. “Ho già pensato alla maglia gialla? Qui ne parlano tutti, quindi sì, ci ho pensato”, ha detto ieri Evenepoel in merito alla possibilità di indossare oggi la maglia di leader. “Ma se prendo la maglia gialla ora, significa che martedì dovremmo controllare il Galibier. Questo ci darebbe più lavoro da fare e non sarebbe un grande vantaggio per noi ora. Quindi penso che sarebbe meglio non averla e rimanere così”. La tappa odierna è dedicata ai velocisti, ma Remco potrebbe facilmente prendere il comando della classifica generale, visto che Pogacar sarebbe così felice di cederla.

«Essere leader della classifica generale nella prima settimana non è molto utile. Vorrei indossare il giallo, ma se non posso, rimango volentieri con quello bianco: essere il leader nella prima settimana non è molto utile». Messaggio molto chiaro.

Del resto, ieri dopo l’arrivo a Bologna c’è stato uno scambio di battute tra Pogacar ed Evenepoel e lo sloveno si è augurato che la maglia gialla fosse andata al suo giovane rivale. «Pogacar mi ha chiesto se avessi preso la maglia giallama io risposi che avevo preso quella bianca” spiegò lo stesso Remco.

La giornata di ieri è stata caratterizzata dalla vittoria del francese Vaquelin e dall’attacco di Pogacar nell’ultimo passaggio sulla San Luca, a cui ha risposto solo Vingegaard. Evenepoel era rimasto indietro e nel finale è stato costretto a rincorrere per ridurre il distacco con lo sloveno e il danese.

“Ho dovuto usare molta energia per chiudere il distacco e ho dovuto prendere fiato per dare un po’ di ossigeno alle gambe. A causa di tutte le persone sulla strada è stato anche difficile superare. Ma alla fine sono stato molto vicino e posso dire che le mie gambe sono lì, col senno di poi forse avrei dovuto seguirli subito.”

Evenepoel al suo primo Tour sta facendo un gran lavoro in termini di classifica e dietro di lui ci sono altri uomini in classifica che non si sono ancora fatti vedere. Tra questi Primoz Roglic, che non ha risposto alla chiamata di Pogacar. «Sembrava un po’ incerto, aspettavamo tutti una sua risposta, soprattutto su quella salita in Emilia dove era il favorito. Forse anche per lui l’inizio del Tour sarà difficile a causa del caldo, ma Roglic non è un nostro problema e pensiamo solo al nostro Tour”.

Un Tour che prosegue con la terza tappa, appena iniziata, da Piacenza a Torino.

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