la storia di Miriam Visintin – .

la storia di Miriam Visintin – .
la storia di Miriam Visintin – .

Entrò in coma la vigilia di Natale del 1991 a seguito di un incidente stradale, dal quale non si è più svegliata: Miriam Visintin è morta dopo 32 anni in stato vegetativo all’ospedale di Bassano del Grappa, San Bassiano, dove è stata ricoverata due mesi fa, per un versamento pleurico. Il suo cuore ha dato l’ultimo battito dopo due arresti cardiaci. Al suo fianco fino alla fine il marito, Angelo Farina.

Morì dopo 32 anni di coma

Il 57enne originario di Riese Pio X, nel trevigiano, ha trascorso tutti questi anni prima nella residenza per anziani “La Madonnina”, per poi essere trasferito nell’ultimo periodo all’istituto Casa Sturm.

“Sono felice per lei, finalmente è lassù in pace e in paradiso – ha detto il coniuge al ‘Corriere della Sera’ – Penso che abbia sofferto molto nel corso degli anni. Eravamo sposati da appena un anno e mezzo quando è avvenuta la tragedia. Eravamo giovani e avevamo tanti progetti. Amava molto i bambini. Il destino è stato crudele con lei, troppo crudele. Non si meritava tutto questo. Continuo a dirlo e continuerò a dirlo anche in futuro”.

“Voglio ringraziare in modo particolare le sorelle di Miriam, Rosanna e Carmen, i suoi cognati e sua madre Maria, che tanto hanno fatto in questi anni” ha aggiunto il marito Angelo, vicino alla moglie da sempre questi anni con l’eccezione esclusivamente per il periodo della pandemia.

L’incidente

Miriam Visentin e Angelo Farina si erano sposati ed erano andati a convivere a San Giuseppe di Cassola, comune in provincia di Vicenza, nel giugno del 1990, circa un anno prima dell’incidente che fece precipitare la donna in un sonno senza risveglio.

Il 24 dicembre 1991 Miriam perde il controllo dell’auto mentre stava andando al lavoro e si è schiantato contro un pilastro a lato della strada in località Casoni di Mussolente, sempre nel vicentino.

La donna rimane incastrata e per tirarla fuori dall’abitacolo accartocciato serve l’intervento dei Vigili del fuoco: verrà ricoverata con ferite gravi e finirà in coma.

“Ciò che mi ha colpito molto – ha commentato Aldo Maroso, sindaco di Cassola – oltre al dramma di una vita vegetativa durata 31 anni, è la vicinanza del marito, perpetuata in quotidiani gesti d’amore per così tanto tempo. Non so quanti sarebbero capaci di tanto. In un mondo molto egocentrico, questo esempio dà motivo di credere che l’umanità esista ancora.

Fonte foto: iStock

 
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