Registrato TIM tNotice è una truffa? Ecco cosa controllare – .

Nelle ultime settimane TIM ha inviato lettere raccomandate ai propri clienti di rete fissa informandoli della possibilità di ottenere l’ Rimborsi sulla fatturazione entro 28 giorniuna pratica in passato comune a molte compagnie telefoniche che, infatti, rinnovavano le proprie offerte mensile ogni quattro settimane anziché ogni mese. Giudicato illecito da diversi tribunali italiani perché ingannevole, diversi operatori da tempo stanno rimborsando i propri clienti.

TIMdalla seconda metà di marzo 2024, invia tali comunicazioni anche tramite posta elettronica, tramite indirizzi email che, comprensibilmente, molte persone potrebbero trovare sospettoso. L’indirizzo postacertificata@relay01.tnotice.com con TIM presente solo nel nome del mittente (Per conto di TIM SpA.), giustificano i dubbi al riguardo, dettagli cruciali che potrebbero bastare come chiari indizi di una truffa, di un classico tentativo di phishing. Ma non è così.

Cos’è tNotice? Non è una truffa, è davvero consigliata per conto di TIM

L’email in questione, inviata con oggetto “Notifica di stock tramite posta raccomandata” da “Per conto di TIM SpA” dall’indirizzo [email protected] si tratta in realtà per conto di TIM, che in questo caso ha semplicemente utilizzato tNotice come servizio di consegna della raccomandata in questione.

Non si tratta quindi di una truffa, né di un tentativo di phishing. tAvviso è una specie di servizio di consegna elettronico certificato posta elettronica raccomandata utili per le disdette contrattuali, per i solleciti e, come in questo caso, anche per informare i clienti, come sta facendo TIM con queste raccomandate relative alle richieste di rimborso.

La conferma arriva dalla stessa compagnia telefonica che, un mese fa, aveva pubblicato sul proprio sito un’informativa in cui fa chiarezza. Leggiamo che sta inviando ai propri clienti una lettera raccomandata informandoli del diritto al rimborso per il periodo in cui la loro linea fissa è stata soggetta a Fatturazione 28 giornilettera raccomandata contenente il codice univoco da inserire poi nel modulo di richiesta rimborso online, accessibile da questa pagina.

Le presenti raccomandate TIM tNotice vengono inviate ai titolari di linea telefonica sia in formato cartaceo che digitale, secondo le modalità sopra citate. Ecco l’esempio riportato da TIM sul sito:

Da: “Per conto di TIM SpA” Data: XX/XX/XXXX
A: [email protected]
Oggetto: Avviso di giacenza tramite raccomandata 123456789000000 per: NOME COGNOME

Pertanto, assumendo che i dati della comunicazione ricevuta siano questi, non ci sono rischi. Potrai aprire l’e-mail e visualizzarne il contenuto cliccando o toccando il pulsante “Raccogli iscritti”, seguendo poi le istruzioni visualizzate sullo schermo per ottenere il codice univoco e completare la richiesta di rimborso. Nella gallery seguente, alcune immagini di esempio di uno tNotice registrato TIM ricevuto da noi poche ore fa:

Come riconoscere le email di phishing

Per evitare problemi con il phishing e altri tipi di truffe online, ricordati di fare attenzione mittente e oggetto verificando che siano sempre quelli abitualmente utilizzati da TIM, come quelli che potete vedere nella pagina dedicata dove TIM fa chiarezza sull’argomento, purtroppo sempre più diffuso negli ultimi anni.

Più in generale, però riconoscere le email di phishing da email affidabili, come quelle consigliate da TIM tNotice, a cui è meglio prestare attenzione indirizzi diversi da quelli dei siti ufficiali (in questo caso, come anticipato, era comprensibile avere qualche dubbio), controllate se contengono il nome di battesimo e il cognome del destinatario (spesso assente perché i truffatori inviano queste email a milioni di indirizzi casuali), leggi attentamente il contenuto per trovare eventuali errori di ortografia e sintassi, o evidenti problemi di formattazione.

Per difenditi dalle truffe via email e dal phishing, è meglio non rispondere mai a richieste di informazioni private, prendersi il tempo necessario prima di fare clic o toccare un collegamento in un messaggio e trattare con scetticismo i messaggi che danno l’impressione di essere troppo urgenti o troppo belli per essere veri. Facendo attenzione a tutti questi aspetti, e utilizzando servizi di posta elettronica sicuri e conosciuti, come Gmail, dotati di funzioni di sicurezza che filtrano automaticamente i messaggi pericolosi provenienti da siti non sicuri, si rischia molto meno.

 
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