Proteggere di più la privacy su Instagram: il metodo – planetcellulare.it
Come possiamo proteggere al meglio la nostra privacy su Instagram: ecco un metodo sicuro che ti porterà via qualche minuto del tuo tempo
Da anni si parla del metodo più sicuro per proteggere la privacy su Instagramma soprattutto con tutte le piattaforme di riferimento dell’universo Meta. Non c’è dubbio che la multinazionale oggi veda un gioco molto facile nel reperire informazioni su di noi, basti pensare a come ormai pubblichiamo quotidianamente materiali come storie, reel, fotografie o video. Eppure, esiste un modo per rendergli la vita difficile. Ora vi spiego come farlo in pochi semplici passaggi.
Proteggere la nostra privacy su Instagram è possibile
Proteggi il riservatezza su Instagram, paradossalmente, oggi è più necessario che mai. Da ieri, 26 giugno 2024, Meta ha iniziato ad allenare la sua intelligenza artificiale. La fotocamera digitale avrà la possibilità di leggere i nostri post (foto e video), per studiare il nostro profilo e inserirlo per aumentare la qualità delle vostre ricerche. Qualcuno ci ha avvisati di questo lavoro di Meta? E soprattutto: è stato chiesto il permesso per svolgere questa attività? Assolutamente no.
Il metodo di Meta per difenderci dall’intelligenza artificiale
Per complicare la vita a Metanon è necessario affidarsi necessariamente alla mano di un hacker informatico. Per ora, tutto ciò che dobbiamo fare è modificare le impostazioni delle nostre informazioni su Instagram, modificando alcuni permessi che attualmente lasciamo alla piattaforma. Proprio sotto le informazioni, avremo la possibilità di impostare l’opzione per non far utilizzare i nostri dati.
Per complicarci la vita, Meta ci chiederà di spiegare il motivo di tale richiesta. Dopo aver scritto diverse righe sulla motivazione, magari assistiti da un avvocato di fiducia se siete volti pubblici, seguite il testo della sentenza GDPRIl codice servirà a respingere l’intelligenza artificiale di Instagram dal tuo materiale pubblicato, agendo di fatto come un repellente digitale per impedirgli di utilizzare i tuoi dati per l’addestramento.
È curioso analizzare come Meta contravvenga alle misure dell’Unione Europea in tema di gestione dei dati personali, in un fenomeno ormai molto noto e che ha visto la piattaforma più volte citata in giudizio. Nonostante il recente passato, Mark Zuckerberg ha deciso ancora una volta di ricorrere a un’azione in violazione delle normative europee, facendo anche passare inosservata la nuova installazione. Sulla questione si stanno già muovendo diversi esperti informatici, che tramite i loro canali stanno spiegando come complicare la vita ai tecnici di Meta con una formazione in intelligenza artificiale. Come avete visto, cambiare le funzioni privacy è una pratica che vi porterà via al massimo qualche minuto: provare per credere.
