«A Sanremo pensavano che fossi un tutto esaurito, adesso c’è la fila per salire su quel palco» – .

«A Sanremo pensavano che fossi un tutto esaurito, adesso c’è la fila per salire su quel palco» – .
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Achille Lauro sta per tornare sul palco per il Concertone del 1° maggio che quest’anno si sposterà da Piazza Sangiovanni al Circo Massimo. Dopo tre mesi trascorsi in America, dove ha conosciuto i produttori di Drake e Kanye West, parlato e scoperto altri artisti italiani del calibro di Vasco Rossi, Jovanotti e Tiziano Ferro, Lauro torna ad esibirsi davanti al suo pubblico italiano, quello che lo ama e lo ha seguito in ogni sua trasformazione artistica.

In una recente intervista al Corriere della Sera, Achille Lauro parla degli inizi della sua carriera e del nuovo percorso che vuole intraprendere, a partire dal Concertone.

Achille Lauro, il via con Sanremo

Il vero battesimo del fuoco arrivò a Sanremo nel 2019, quando cantò “Rolls Royce”, Achille Lauro ha sorpreso tutti, rivelando la sua anima rock e non convenzionale: «Tutti pensavano che fossi un tutto esaurito, adesso c’è la fila per salire su quel palco. Il nostro ruolo di musicisti e di persone libere è quello di scardinare le certezze e cercare l’impossibile”, ha rivelato al Corriere della Sera.

Un nuovo progetto in cantiere che sta per essere svelato e il via sarà il Concertone, l’evento al Cico Massimo in occasione della Festa dei Lavoratori: «Il palco del Primo Maggio sarà il mio grande inizio, torno a Roma , casa mia, dove tutto ha avuto inizio. Quando ero più giovane facevo il portiere al Concertone. Non dimentico che è il Labor Day. Per me è una questione seria perché vengo da un mondo in cui le persone si spezzano la schiena e devono far valere i propri diritti. Non salgo su quel palco per farmi vedere, ma per portare un messaggio”.

L’importanza di fermarsi

Achille Lauro torna sul palco dopo un periodo di assenza, dove ha dedicato se stesso e la sua musica. Molti artisti hanno cominciato a parlare apertamente dell’importanza di fermarsi per vendicarsi, come ha fatto Sangiovanni che ha sospeso tutto: «Non posso più fingere. Devi accettarti per quello che sei.”

Lauro ha molta fiducia in lui: «Sono d’accordo. Gli direi: pensa a come hai iniziato, ti hanno notato perché eri te stesso, unico. Sono la prova che puoi fare quello che vuoi e ottenere risultati. La canzone che colpisce non è sempre legata alle vendite, come i singoli sulla spiaggia. E ti ricorderanno per una canzone che non sia il Ballo del qua qua”.

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