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La numismatica, ovvero lo studio e la raccolta di monete antiche e moderne, è un hobby affascinante che attira appassionati da tutto il mondo. Questa disciplina permette di immergersi in un viaggio attraverso la storia, la cultura e l’economia di epoche e civiltà diverse.

Le monete, infatti, non sono semplici pezzi di metallo, ma veri e propri “libri” che raccontano storie affascinanti. Ogni moneta porta con sé preziose informazioni sui sovrani, sugli eventi e sulle tradizioni del periodo in cui è stata coniata. Studiarne le caratteristiche, come disegno, simboli e iscrizioni, permette di scoprire aspetti affascinanti del passato.

Ecco come vengono realizzate le monete commemorative da 2 euro

Nel corso della storia dell’euro, dal 2002 ad oggi, sono state coniate innumerevoli monete da 2 euro con lo scopo di commemorare eventi o personaggi storici di spicco che hanno lasciato un segno nella storia d’Europa. Pertanto, ogni nazione poteva festeggiare a modo suo, seguendo solo regole ben precise nell’emissione di queste monete.

Innanzitutto ogni Stato membro dell’Unione Europea ha il diritto di emettere un massimo di 2 monete commemorative da 2 euro all’anno, che devono celebrare eventi o personalità di importanza nazionale, europea o mondiale. Sono esclusi argomenti di carattere commerciale, politico o religioso. Questa limitazione garantisce che il mercato non sia invaso da troppi problemi.

Sul disegno c’è unanimità: sul dritto, cioè sul volto, delle monete commemorative da 2 euro, rimane il disegno standard dell’euro, con il valore nominale, l’anno di emissione e il nome del paese di emissione; mentre sul rovescio, cioè sul rovescio, della moneta è riportato il disegno commemorativo, che deve essere chiaramente distinguibile dall’immagine standard.

Inoltre, le emissioni devono essere preventivamente approvate dalla Commissione Europea per garantire il rispetto delle regole, con un limite anche alla quantità massima di monete messe in circolazione da ciascuno Stato membro, che non può superare il 5-10% della produzione annua totale.

Ecco quello che vale di più

Le monete da 2 euro per il 10° anniversario dell’euro sono state emesse nel 2009 da tutti i paesi della zona euro per commemorare il decimo anniversario dell’introduzione dell’euro come moneta unica europea. Queste monete presentano un disegno comune con il ritratto di Erasmo da Rotterdam e i 10 anni dell’euro.

La moneta da 2 euro raffigurante Erasmo da Rotterdam, emessa nel 2009 per commemorare il 10° anniversario dell’euro, ha un valore nominale di 2 euro. Tuttavia, proprio perché rappresenta un importante evento storico, ovvero il 10° anniversario dell’euro, questa moneta ha avuto un’edizione limitata, il che la rende attraente per i collezionisti. Se ha qualche particolarità o se è una FdC, allora può valere anche un centinaio di euro.

In generale il valore numismatico di una moneta da 2 euro con Erasmo da Rotterdam in buone condizioni si aggira intorno ai 2-3 euro

Vediamo il suo design nel dettaglio

Sul retro è presente il ritratto di Erasmo da Rotterdam, uno dei padri fondatori dell’umanesimo europeo. Il ritratto è contornato dalle 12 stelle della bandiera europea e dalla scritta “ERASMVS ROTTERDAM”; al Dritto, invece, è raffigurata una mappa geografica, sormontata dal numero “10” e dalla scritta “ANNI EURO”, stilizzata come l’Europa con i confini degli stati membri dell’Eurozona al momento dell’emissione della moneta.

Le monete furono coniate in diverse varianti, con caratteristiche specifiche per ciascun paese della zona euro. Ad esempio, la moneta italiana presenta al Dritto la scritta “REPUBBLICA ITALIANA”.

 
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