Phafane Nkotsi, direttore e proprietario dei quotidiani “Lesotho Tribune” e “Lesotho Times”, sta ricevendo minacce di morte e intimidazioni per aver scoperchiato il vaso di Pandora della corruzione nella struttura che gestisce il fondo pensioni del Paese.
Il 17 aprile, all’interno della redazione del “Lesotho Tribune”, sono stati ritrovati tre fogli di carta, strappati da un taccuino, con questa scritta: “Stai lontano dalla Cassa Pensione se vuoi stare in pace nella tua casa, dove il tuo bel [segue un nome] Sta facendo un ottimo lavoro per te.”
Il 27 gennaio e il 4 febbraio il “Lesotho Tribune” ha pubblicato i primi due articoli di un’inchiesta, annunciata in otto parti, su come due fondi di investimento avevano interferito, a partire dal 2011, nel Fondo Pensioni, compromettendone il funzionamento. Uno dei due fondi si era rivolto a un giudice chiedendo che fosse impedita la pubblicazione degli articoli successivi ma la richiesta è stata respinta.
Evidentemente, per imbavagliare Phafane Nkotsi, ora è stata scelta un’altra strada.
Amnesty International ha chiesto alle autorità del Lesotho di garantire la protezione e l’incolumità del giornalista e della sua famiglia e di indagare sugli autori delle minacce.
