festa all’asilo Azzaroli, travolto dall’alluvione e ricostruito in tempi record – .

festa all’asilo Azzaroli, travolto dall’alluvione e ricostruito in tempi record – .
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È passato quasi un secolo da quel momento 16 giugno 1926 quando, alla presenza del principe Umberto di Savoiadi numerose autorità e della benefattrice Giovanna Azzaroli, laasilo per la sua infanzia, tanto cara ai sant’agatani che portano il suo stesso cognome. Da allora gli eventi storici si sono susseguiti incessantemente: il guerra che ha devastato l’edificio, il ricostruzionegli innumerevoli trasformazioni della società e della scuola.

L’alluvione del Santerno ha travolto l’asilo: gara di solidarietà per la ricostruzione

IL 17 maggio 2023ecco un’altra data da ricordare, ecco un’altra guerra diversa ma non meno devastante della precedente: quella rovinosa alluvione con il “percorso” del fiume Santerno: il Comune di Sant’Agata sul Santerno tra i più danneggiati della Romagna. L’angoscia e il senso di impotenza dei primi giorni, il salvataggio, il solidarietà di molti, alzare la testa e rimboccarsi le maniche ha segnato l’inizio di uno rinascita seppur lento e faticoso come è sempre avvenuto nella storia di questo Paese. L’asilo Azzaroli era stato uno dei più colpiti, ma subito è nata la solidarietà unita alla prepotente volontà dei riscatto. Con impegno e determinazione, il presidente della Fondazione da 35 anni, Don Renzo Tarlazzi e l’ingegner Luigi Antonio Amadei coadiuvati da Ignazio Montalti e Lorenzo Ricci, hanno subito pensato al ristrutturazione cosa che è avvenuta in tempo documentazione. Nel giro di pochi mesi l’asilo nido è diventato agibile e ha riaperto a novembre, ospitando anche l’asilo nido ancora in fase di recupero. Lo scorso 20 aprile ilinaugurazione ufficiale: “Una festa per dire grazie”, ecco il titolo dato a questo giorno speciale. “Con questo evento apriamo il nostro scuola a tutte le persone, enti, associazioni e fondazioni che ci hanno aiutato ricostruirlo – ha sottolineato il direttore Caterina Castellari – una giornata di gioiaarricchito da canzoni per bambini e un modo per esprimere nuovamente la nostra Grazie a chi ci ha aiutato in ogni modo possibile: spalando fango, organizzando raccolte fondi, donando mobili e materiali, offrendoci aiuti economici”. La mattinata si è svolta in un’atmosfera fantastica partecipazione da tutti i presenti, circa duecento persone tra genitori, parenti, amici, alpini, uomini della Protezione Civile anche da fuori regione, nel ricordo di quei terribili giorni. Gli interventi delle autorità si sono alternati ai canti gioiosi dei bambini con l’inevitabile “La mia Romagna”. Don Renzo Tarlazzi, il sindaco Enea Emiliani , Francesca Battisti presidente del “Progetto Crescita”, Antonio Buzzi presidente della Coop. “Il Solco”, Mauro Neri presidente della “Confcooperative Romagna”, fino all’arrivo del presidente della Regione, Stefano Bonaccini che ha tagliato il nastro insieme al sindaco Enea Emiliani, a Giacomo Vici direttore generale de “Il Solco” e a don Renzo Tarlazzi che ha provveduto a benedire la scuola. Il presidente Bonaccini si è congratulato calorosamente con chi, nonostante la tristezza del momento, ha trovato la forza di andare avanti, elogiando il carattere indomabile dei romagnoli che, mentre “con una mano si asciugavano le lacrime, con l’altra spalavano fango.” Gli operatori di “Video Regione” hanno provveduto a immortalare l’importante, storico evento del primo edificio pubblico del Paese regolarmente ristrutturato, anche se a costo di enormi sacrifici.

Armanda Capucci

 
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