Proposte Filca CISL Lazio per la sicurezza nei cantieri. 240 vittime negli ultimi 20 anni – .

Proposte Filca CISL Lazio per la sicurezza nei cantieri. 240 vittime negli ultimi 20 anni – .
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Secondo i rilevamenti della Cassa provinciale edilizia e dell’Edilcassa del Lazio, nel Lazio sono circa 16mila le imprese edili e oltre 75mila i lavoratori del settore edile, con circa 800 milioni di retribuzioni dichiarate.

Per il segretario generale della Filca Cisl del Lazio, Attilio Vallocchia “I dati che registriamo anche per il primo trimestre 2024 sono stabili rispetto a quelli dell’ultimo trimestre 2023 ma bisognerà tenere conto di un successivo calo, dovuto alla completamento dei lavori del superbonus. In questa prossima fase critica, abbiamo bisogno di misure strutturali. È giunto il momento di avviare una trattativa, di pensare a un periodo di lungo termine per non tornare al passato, perché gli incentivi verranno ridotti e di conseguenza ci sarà una contrazione delle riqualificazioni.

Le tensioni internazionali sul piano geo-politico ed economico delineano una seconda metà del 2024 caratterizzata da forti elementi di rischio e incertezza che porteranno probabilmente ad una significativa contrazione delle stime delle Costruzioni. La spinta eccezionale dei lavori pubblici non è in grado di garantire la stabilità dell’intero mercato delle costruzioni e dell’indotto, ma solo di attenuarne il declino. Non possiamo permetterci di fermare e rallentare uno dei principali motori dell’economia regionale e nazionale che ha trainato il settore industriale negli ultimi tre anni.

Il 2024 sarà un anno importante e decisivo per il rafforzamento infrastrutturale della regione. Le ingenti risorse del PNRR, insieme ai fondi previsti per il Giubileo, rappresentano un’occasione imperdibile per il rilancio del territorio. Assicurare alle comunità la realizzazione di opere moderne, sicure, efficienti, garantendo contemporaneamente la manutenzione degli edifici pubblici e la sicurezza del territorio sarà il primo passo verso lo sviluppo del territorio con benefici e vantaggi per la comunità, ma tutto va fatto nella massima sicurezza per i lavoratori.”

La Filca Cisl del Lazio, che si conferma il primo sindacato per numero di iscritti nel settore delle costruzioni del Lazio, con 23.033 iscritti, chiede maggiori controlli per contrastare le irregolarità nel settore, una legislazione più stringente con sanzioni più severe per chi non rispetto le regole mettendo a rischio la vita dei lavoratori. Ecco perché la formazione è fondamentale e deve essere obbligatoria per i lavoratori che entrano in cantiere e per gli imprenditori che avviano un’attività edile. Negli incontri con il ministro del Lavoro, Calderone, la Cisl e la Filca nazionale hanno ribadito l’importanza di rendere obbligatoria la formazione per datori di lavoro e preposti, nonché per tutti i lavoratori coinvolti nel mondo del lavoro, con il coinvolgimento dei protagonisti del bilateralismo e della parità del settore. “Il sistema costruttivo bilaterale – dichiara Vallocchia – resta un modello e crediamo che il confronto tra tutte le parti sociali sia fondamentale per un lavoro sinergico in grado di fornire risposte rapide ed efficaci. Insieme a loro stiamo individuando anche percorsi formativi per quelle competenze che stanno scomparendo dal mondo del lavoro edile.

Come Filca Cisl, subito dopo la strage di Firenze, abbiamo lanciato 10 proposte per la sicurezza nei cantieri che sono il nostro storico manifesto per l’edilizia sicura”.

1 Separazione dal ribasso d’asta dei costi di sicurezza e manodopera anche nei lavori privati ​​ad alta intensità di manodopera, per dare subito garanzie di qualità e trasparenza dell’offerta con controllo su offerte anormalmente basse.

2 Garanzia, anche nei lavori privati, del mantenimento degli stessi standard contrattuali lungo tutta la filiera degli appalti.

3 Responsabilità solidale nei lavori privati ​​ad alta intensità di manodopera pari a quelli pubblici.

4 La formazione obbligatoria come prerequisito per avviare un’attività edilizia in Camera di Commercio, per garantire che le nuove imprese siano preparate alle sfide che il mercato impone, in modo responsabile.

5 Formazione obbligatoria sulla sicurezza preventiva per tutti coloro che entrano nel cantiere e per gli stranieri di alfabetizzazione edilizia propedeutica al corso.

6 Esecuzione dei lavori più complessi affidata a ditte specializzate, non solo manodopera, con esperienza almeno quinquennale, certificata nello svolgimento di quella specifica lavorazione.

7 Premi per le aziende aderenti al sistema bilaterale per la prevenzione informata e, in presenza di elevata intensità di manodopera, visite preventive obbligatorie da parte del CPT (organismo paritetico per la sicurezza)

8 Introduzione della figura del promotore della sicurezza, consulente per le attività ispettive, al fine di rafforzare gli strumenti posti in essere dal Testo U8nico e limitare il numero di incarichi per i coordinatori della sicurezza, con obbligo di presenza in cantiere almeno settimanalmente.

9 Per i lavori ad alta intensità di manodopera, assegnazione preferenziale a reti d’impresa/aggregazioni d’impresa per favorire assetti aziendali orientati alla qualità e alla responsabilità datore di lavoro, coinvolgendo al tempo stesso elevate professionalità finalizzate all’esecuzione dei lavori.

10 Segnaletica di cantiere digitale trasparente per tutti i contratti.

“Abbiamo presentato tutte queste proposte – dichiara Attilio Vallocchia – in incontri con i lavoratori in un clima di partecipazione, dialogo e confronto. Come sindacato ricordiamo continuamente l’elevato numero di lavoratori che hanno perso la vita. Sono 240 le vittime nei cantieri edili del Lazio dal 2003.

Serve, inoltre, maggiore controllo da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno del dumping contrattuale e per far rispettare il contratto nazionale di edilizia tra cantieri e, per la sicurezza dei lavoratori, chiediamo che sia dato il giusto ruolo di prevenzione ai Rappresentanti della Sicurezza Territoriale lavoratori e l’insegnamento della lingua italiana ai dipendenti stranieri, per consentire loro di comprendere e conseguentemente avvisare e comunicare il pericolo in caso di emergenza. Dobbiamo lavorare insieme alle scuole edili del Lazio per fare formazione sempre più mirata e diffondere la cultura della sicurezza e sensibilizzare i lavoratori sulla percezione del rischio. Solo così potremo garantire la qualità del lavoro, la sicurezza dei lavoratori e degli edifici e la legalità tra i cantieri”.

 
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