“Sto correndo contro un bambino di 6 anni” – Peep the News Magazine

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Il presidente del Senato dal palco della manifestazione Fratelli d’Italia: “Scurati ha fatto i soldi con Mussolini, aspetto una trilogia su Stalin”. Su Vannacci: “Se avesse un figlio disabile capirebbe di aver detto una stupidaggine”

Ha chiamato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella Ignazio La Russa dopo il post di Michele Riondino. L’attore e regista, per celebrare la Festa della Liberazione, il 25 aprile, ha postato su Facebook, capovolta e quindi con i protagonisti capovolti, una vecchia foto che ritrae l’attuale presidente del Senato accanto a una foto di Benito Mussolini.

“Mi permetto di rendere omaggio al presidente Mattarella, che considero una persona retta, giusta, con idee che non sempre coincidono con le mie ma che stimo e rispetto”, ha detto La Russa dal palco di Fratelli d’Italia evento di Pescara, spiegando di aver ricevuto una telefonata dal capo dello Stato che gli ha espresso solidarietà per l’incarico. “Gli ho detto ‘non sono preoccupato. Presidente, se questi fossero i problemi…’” ha detto La Russa.

“I valori positivi della Resistenza e dell’antifascismo sono nella prima parte della Costituzione. Anche se la parola antifascista non c’è. Se con la parola antifascista intendiamo un fermo no alla dittatura e un fermo no alla nostalgia, certamente potete definirmi antifascista. Poi c’è l’antifascismo militante degli anni ’70 che è un’altra cosa”, ha aggiunto.

Su Scurati

La Russa – quello ha reso omaggio a Enrico Berlinguer (“Chi si chiama Berlinguer ha coraggio dalla nascita”, ha detto, ringraziando la giornalista Bianca Berlinguer presente all’evento, aggiungendo: “I cognomi non si cancellano, in te onoriamo anche la memoria di tuo padre”), è intervenuto anche su IL Caso Scurati e il monologo non andato in onda: “Lo avrei mandato in onda ma senza dargli un centesimo, niente più di 1800 euro. Altrimenti lo avrei inviato ma con il sottotitolo: ‘questo contributo esiste, ma con fattura’”. “Non voglio parlare di Scurati, lui già guadagna un sacco di soldi scrivendo di Mussolini – ha aggiunto – È un uomo illuminato, ora aspetto la sua trilogia su Stalin…”. Berlinguer che lo stava intervistando ha subito scherzato: “Adesso volete parità di condizioni anche sulle trilogie…”.

“Pensiamo che a poco a poco si stia facendo strada la speranza che non ci siano porte chiuse a priori per chi non fa parte di un certo modo di pensare. Nessuno vuole buttare fuori nessuno, nemmeno Scurati…”, ha esordito.

Su Vannacci

La Russa ha parlato anche di Roberto Vannacci: “Una cosa che proprio non mi piace è questa: come può un generale contestare il suo ministro della Difesa? Lo trovo più serio di tutto il resto. Non mi permetto di esprimere giudizi sulla sua candidatura, non l’ho fatto con Salis, tantomeno…”. “Non ho letto il suo libro, ho letto solo Scurati: il primo, gli altri due li ho buttati”. Vannacci “non bisogna né lodarlo né demonizzarlo, l’ho solo criticato per la mancanza di senso gerarchico nei confronti del suo ministro”, ha sottolineato.

“Non ha un figlio portatore di handicap altrimenti avrebbe capito di aver detto una sciocchezza, spero che non abbia mai figli o parenti portatori di handicap. Cosa mi piace del suo libro? Non l’ho letto”, ha poi aggiunto La Russa.

 
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