La storia procedurale ruotava attorno alla morte di una giovane donna avvenuta diversi anni fa. Dopo mesi durante i quali la vita del paziente è rimasta appesa ad un filo che poi si è spezzato per sempre.
La donna era stata prima curata all’ospedale di Gela e poi era stata trasferita in un’altra struttura del capoluogo isolano. E lì , qualche tempo dopo, il suo cuore si fermò per sempre.
Quelli che finirono in tribunale furono due medici del “Vittorio Emanuele” che, secondo l’originaria teoria accusatoria, non operarono correttamente nell’assistenza sanitaria offerta al paziente. Omissioni che, secondo gli inquirenti, avrebbero poi portato al luttuoso epilogo. E l’indagine è partita dalla denuncia della famiglia della vittima. Secondo la tesi accusatoria originaria, è nell’ospedale nisseno che il paziente non è stato curato adeguatamente.
Ma ora per altri due dei medici finiti sotto accusa per il fascicolo aperto dalla Procura è arrivata la sentenza di assoluzione che l’accusa aveva proposto solo per uno dei due professionisti, mentre per l’altro era stata chiesta la condanna.