Saccotelli nella serie Il clandestino e nel film diretto da Neri Marcorè – .

Saccotelli nella serie Il clandestino e nel film diretto da Neri Marcorè – .
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SAN GIORGIO CANAVESE. È stato un periodo intenso di lavoro per l’attore canavesano Stefano Saccotelli, contemporaneamente in televisione e al cinema con una produzione e un film di assoluto successo. Saccotelli è infatti tra gli interpreti della serie in sei puntate Il clandestino, diretta da Rolando Ravello, con protagonista Edoardo Leo, che ha debuttato su Rai1 lunedì 8 scorso, e la cui prossima puntata andrà in onda lunedì 6 maggio anziché lunedì 29 aprile. per lasciare spazio allo spettacolo di Roberto Bolle Viva la danza. Un’opera, Il clandestino, che ha visto ogni puntata registrare uno share altissimo e crescere l’interesse del pubblico televisivo. «Un ruolo divertente – spiega Saccotelli – che mi vede duettare con l’attore keniano di Chocolate Lessons, Hassani Shapi, in un malinteso tra il protagonista e un portiere di condominio razzista. In una Milano dai mille volti, Luca Travaglia ovvero Edoardo Leo, ex ispettore capo dell’antiterrorismo trasferitosi a Milano, lavora come buttafuori nelle discoteche, cercando di sedare il dolore con l’alcol. Il muro che Luca ha alzato tra sé e la vita comincia a sgretolarsi quando incontra Palitha, un’intraprendente ed esagerata srilankese che lo convince a fondare un’improbabile agenzia investigativa. Una serie che il pubblico sta apprezzando e alla quale sono orgoglioso di aver contribuito”. Per quanto riguarda il cinema, Saccotelli ha lavorato al film Zamora, prima esperienza da regista di Neri Marcorè, uscito nelle sale giovedì 4 scorso. «È – spiega – una storia ambientata nella Milano degli anni Settanta, quando non esisteva lo streaming, le partite si giocavano la domenica pomeriggio e noi le ascoltavamo alla radio. È stato bellissimo lavorare con Neri, che mi ha scelto per incarnare il classico tifoso da bar, un personaggio dal forte accento milanese che, ovviamente, non era naturale per me riprodurre. Mi ha aiutato la regia di un campione e ovviamente la città dove vivo quasi stabilmente da qualche anno”. Zamora, dal cognome del grande portiere iberico degli anni ’20 e ’30, racconta la storia di Walter Vismara, interpretato da Alberto Paradossi, un commercialista trentenne che, quando la sua azienda chiude senza alcun preavviso, si ritrova a lavorare per un’altra società. agenzia. Tutto andrebbe liscio, tranne che il suo nuovo capo ha una fissazione: ogni settimana costringe i suoi dipendenti a gareggiare in una competizione di calcio single/sposati. Walter odia il calcio e di conseguenza viene, suo malgrado, schierato in porta. «Un film corale – sottolinea Saccotelli – con la partecipazione dei più grandi caratteristi milanesi contemporanei tra cui Giovanni Storti e Giacomo Poretti, del trio con Aldo, Antonio Catania e Ale e Franz».

Il prossimo 4 maggio, alle 21, Saccotelli sarà a San Giorgio, al Teatro Belloc, con Lei che lavoro fa?, un contenitore dove saranno proiettati gli ultimi cortometraggi miei e della collega regista e connazionale Beatrice Vargiu, tra cui il nostro seconda opera congiunta Tra moglie e marito, Miglior Film Horror 2023, al Miaff di Milano. FF

 
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