Morte improvvisa di un neonato, il centro di riferimento è Santa Chiara – .

Morte improvvisa di un neonato, il centro di riferimento è Santa Chiara – .
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Sindrome della morte improvvisa del lattante, o sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS), conosciuta anche come morte in culla, è la morte improvvisa di un bambino di età compresa tra un mese e un anno. La definizione di SIDS, che non corrisponde ad una patologia specifica, viene applicata quando si escludono tutte le altre cause note per spiegare la morte del neonato, dalle malformazioni agli eventi dolosi.
Tuttavia, sono stati identificati comportamenti e fattori di rischio che possono influenzare in modo significativo la probabilità che si verifichi una morte improvvisa. Le azioni capaci di ridurre significativamente l’incidenza della SIDS sono reperibili sul portale istituzionale del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità e sono diffuse dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari nell’ambito del processo di nascita, dell’accompagnamento alla genitorialità, così come nella lettera di dimissione che viene consegnata alle madri dopo il parto.
A livello nazionale, per migliorare la conoscenza di queste forme di morte improvvisa e prevenirne l’insorgenza, è stata adottata la legge 31/2006, la quale prevede che i neonati entro un anno di vita e i feti dopo la venticinquesima settimana di gestazione, deceduti senza causa apparente vengono sottoposti ad accertamenti diagnostici da effettuarsi presso centri autorizzati. La norma prevede che le Regioni e le Province autonome individuino, nel proprio territorio, le strutture che svolgono la funzione di centri di riferimento per l’accertamento diagnostico dei neonati e dei feti deceduti senza causa apparente.

Nel marzo 2012 la giunta provinciale aveva individuato come riferimento il centro di ricerca “Lino Rossi” dell’Università degli Studi di Milano, poiché era stato valutato che non esistevano in Trentino centri scientifici dotati dei requisiti richiesti dalla legge. Successivamente è stata approvata la bozza di convenzione con l’Azienda socio-sanitaria territoriale Santi Paolo e Carlo di Milano, con l’obiettivo di portare l’APSS ad una progressiva autonomia dei professionisti coinvolti in questa diagnosi. Con la delibera odierna l’Unità Operativa di Anatomia Patologica di Santa Chiara è stata individuata come centro di riferimento provinciale, poiché possiede i requisiti stabiliti dal Ministero della Salute.

 
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