Nel reportage le interviste a Ignazio La Russapresidente del Senato, e Beppe Salasindaco di Milano
Il 29 aprile è il giorno di ricordo di Sergio Ramelli: il 18enne militante del Fronte della Gioventù, aggredito fuori casa da alcuni esponenti di estrema sinistra, è morto dopo un mese e mezzo di ricovero in ospedale. 49 anni dopo politici e istituzioni – il presidente del Senato La Russa, il ministro Santanchè e il sindaco Sala – gli rendono omaggio nei giardini a lui intitolati.
No all’odio politico, in nome di una vera pacificazione nazionale, dice La Russa, citando anche Enrico Pedenovi, ucciso nel primo anniversario dell’omicidio.
Il sindaco Sala partecipa alla commemorazione senza la fascia tricolore: “Non la indosso nemmeno per Brasili o Amorso” dice, citando i giovani uccisi nello stesso periodo dai neofascisti per smorzare le polemiche che ogni anno accompagnano la manifestazione .
La giornata si concluderà con la fiaccolata verso casa Ramelli, che negli ultimi anni è stata caratterizzata dal saluto romano e dal rito del presente. Sono attesi circa mille militanti della galassia neofascista.
