Incidente scooter, 36enne muore in ospedale: chi è stata la vittima?

Incidente scooter, 36enne muore in ospedale: chi è stata la vittima?
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Un’altra vittima della strada a Bologna. Lui è Acref Zamami, cittadino tunisino di 36 anni. E’ morto oggi all’ospedale Maggiore dove era ricoverato da alcuni giorni. Nel pomeriggio del 25 aprile, mentre veniva investito dal suo scooter da un’auto in via San Donato.

Dalla loro diffusione, diversi scooteristi sono rimasti coinvolti in incidenti stradali, anche gravi, tanto che la Regione Emilia-Romagna ha lanciato due campagne di sensibilizzazione e il Ministero ha introdotto nuove regole: dovranno indossare il casco, portare con sé assicurazione ed apporre la targa identificativa, come previsto dalla riforma del Codice della Strada.

È morto il 25 aprile Manuele Bedonni, un motociclista di 25 anni che la sera del 24 aprile si è schiantato con la sua moto contro un camion. L’incidente è avvenuto in via Porrettana, nei pressi di Pontecchio Marconi, poco dopo le 21. Dalla sera dell’incidente Bedonni era ricoverato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore di Bologna. Oggi è arrivata la notizia della morte cerebrale del 25enne; quindi non gli restava più niente da fare. La famiglia, fa sapere l’ospedale, ha deciso di donare gli organi.

Manuel, amante dei motori, aveva ereditato la passione dal padre Marco Bedonnipilota di rally bolognese scomparso un anno fa in seguito alle complicazioni di un malore.

Vittime della strada nel 2024

Sale quindi a 13 il numero delle vittime sulle strade bolognesi dall’inizio di quest’anno. Prima di Marco Bedonni e Acref Zamami, Angelo Russo, 48 anni, è morto a Sant’Agata Bolognese in uno scontro tra due auto. Tra le vittime di incidenti stradali c’è il 73enne Lidia Borghesani, coinvolto in un incidente a San Matteo della Decima, frazione di San Giovanni in Persiceto. Prima di lei anche lui era stato ricoverato in ospedale Marcello Falconi, un camionista di 51 anni rimasto gravemente ferito in uno scontro tra camion lungo la tangenziale di Bologna lo scorso 28 febbraio. Ma quelli che muoiono sull’asfalto piacciono anche ai giovani Raul Zanoniun 19enne modenese, investito mortalmente da un furgone mentre viaggiava in auto sulla via Emilia.

Solo una settimana prima aveva perso la vita Riccardo Maestri, 57 anni, alla guida di uno scooter in via Enrico Mattei. Meno di dieci giorni prima, invece, Daniele Caradio, 43 anni, Carabiniere dell’Esercito di Bologna, è morto in sella alla sua Ducati. Mortale l’impatto frontale con un’auto a San Vitale, a Canaletti di Budrio.

All’elenco delle vittime sull’asfalto vanno aggiunti due coniugi, Pier Luigi Pasqua e Guglielma Ferro, la loro vita è stata travolta in pochi istanti, a Quinzano, frazione di Loiano, il 25 gennaio: l’auto su cui viaggiavano è uscita fuori strada mentre si trovava in via delle Vigne. Una fuga nella scarpata e non c’era più niente da fare.

Infine, 8 giorni prima dell’inizio del 2024, la prima vittima sull’asfalto registrata nel bolognese è stato l’ottantenne Luigi Iannelli, investito e ucciso mentre attraversava la strada a Pontecchio, sulla Porrettana. Pochi giorni dopo, il 15 gennaio, Giovanni Guidotti, 62 anni, è morto durante il trasporto all’ospedale Maggiore, dopo essersi schiantato contro il telaio di un mezzo pesante in zona Ganzole, mentre era alla guida del suo scooter.

 
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