Fucilati per vendicare la morte del federale, rischiano lo “sfratto” dal cimitero – .

Fucilati per vendicare la morte del federale, rischiano lo “sfratto” dal cimitero – .
Fucilati per vendicare la morte del federale, rischiano lo “sfratto” dal cimitero – .

Francesco e Luigi Manfroni avevano 32 e 28 anni quando furono fucilati contro il muro del cimitero urbano il 21 marzo 1945. Fucilati dai fascisti per vendicare la morte del federale di Piacenza Antonio Maccagni. Oggi rischiano lo “sfratto” da quello stesso cimitero.
La tomba dei fratelli Manfroni è infatti tra quelle con concessione scaduta: i familiari, avvisati dall’ente gestore dei cimiteri piacentini, si sono rivolti all’ANPI anche perché la cifra per il rinnovo è piuttosto ingente.

«Ammontano a 4950 euro per l’esattezza – spiega Angelo Milani, nipote dei due patrioti – Luigi e Francesco erano i fratelli di mia madre. Ha raccontato che erano incarcerati e uno di loro aveva tentato di scappare al momento della sparatoria: è stato tutto inutile, li hanno uccisi insieme agli altri. Ho conosciuto la loro storia, il loro impegno partigiano quando ero ragazzino, ma è sempre rimasto nella mia memoria”.

ALMENO CENTO TOMBE A RISCHIO

Oggi quella tomba è a rischio: non è l’unica, nei giorni scorsi, infatti, Libertà ha segnalato anche altre sepolture storicamente importanti con il cartellino della concessione scaduta. Sono oltre un centinaio i partigiani sepolti nel cimitero urbano e la scadenza della concessione pesa come la mitologica “spada di Damocle” sulle loro tombe.

IL COMUNE DISPONIBILE A SOSPENDERE LA RISCOSSIONE DELLA CONCESSIONE

“Il Comune potrebbe essere disposto anche a sospendere la riscossione della concessione – delinea l’assessore Matteo Bongiorni – ma c’è una questione di manutenzione e cura che resta scoperta: cosa fanno le associazioni che rivendicano interesse per queste tombe?”.
Per trovare una risposta entro metà maggio il Comune convocherà l’ANPI ma anche le altre associazioni che potrebbero essere chiamate in causa a vario titolo. «Non possiamo ricordare queste sepolture solo intorno al 25 aprile: manutenzione e cura vanno fatte tutto l’anno – avverte l’assessore – e proprio su questo punto bisognerà capire cosa intendono fare le associazioni».

L’ARTICOLO DI ELISABETTA PARABOSCHI SULLA LIBERTÀ

 
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