L’Eurodollaro riprende slancio, c’è l’effetto Fed – .

L’Eurodollaro riprende slancio, c’è l’effetto Fed – .
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Effetto Alimentato suleurodollaro stamattina: la coppia si muove al rialzo dopo il tono meno aggressivo del previsto nelle parole di Powell nella conferenza stampa di ieri.

L’EUR/USD continua a guadagnare terreno poiché il diffuso sentimento positivo nel mercato fornisce supporto alle valute sensibili al rischio come la valuta comunitaria. L’indice del dollaro Bloomberg è sceso per il secondo giorno, riflettendo la calo dei rendimenti americani. I titoli del Tesoro USA sono rimasti poco cambiati negli scambi in Asia, con il rendimento di riferimento a 10 anni al 4,62%.

In sintesi, la ripresa della pressione al ribasso sul dollaro americano ha incoraggiato la coppia euro-dollaro a ridurre le perdite e a riconquistare l’area ben al di sopra dell’ostacolo 1,0700. Al momento in cui scrivo La coppia EUR/USD viene scambiata a 1,0725con il picco di 1,0731 raggiunto ieri durante la conferenza stampa della Fed.

La Fed smorza il dollaro e spinge EUR/USD. Anche lo yen è nel mirino

Il movimento ribassista del dollaro ha subito un’accelerazione Decisione della Fed di mantenere i tassi di interesse invariati al 5,25%-5,50%, come ampiamente previsto, al termine della riunione di due giorni di mercoledì.

Il Comitato è rimasto coerente con l’intervallo obiettivo dei fondi federali (FFTR) del 5,25%-5,50% e ha mirato a ridurre i costi di finanziamento, ma ha aumentato preoccupazioni per l’inflazione e sul potenziale arresto dell’equilibrio economico. La banca centrale ha inoltre annunciato l’intenzione di rallentare il ritmo di riduzione del bilancio, contrastando i precedenti avvertimenti.

Aumentando la pressione di vendita sul biglietto verde, il presidente Jerome Powell ha sostenuto che il tagliare i tassi non sarebbe appropriato finché il Comitato non sarà più fiducioso che l’inflazione stia tornando al target del 2%. Powell ha affermato che, nel tempo, le attuali misure politiche saranno efficaci nel mantenere l’inflazione entro gli obiettivi, aggiungendo che è improbabile che il prossimo aggiustamento politico comporti un aumento dei tassi.

A lungo termine, si prevede che il La debolezza del dollaro USA sarà di breve durata a causa delle aspettative ritardate di un potenziale taglio del tasso di interesse da parte della Federal Reserve entro la fine dell’anno. A questo proposito, il FedWatch Tool monitorato da CME Group ha indicato che la probabilità di un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base alla riunione del 18 settembre è scesa a quasi il 40%.

Secondo gli strateghi di Fxstreet, i fondamentali economici relativamente modesti dell’Eurozona, combinati con la resilienza dell’economia statunitense, rafforzano le aspettative per un dollaro più forte nel medio termine, soprattutto data la crescente probabilità che il La Bce taglia i tassi ben prima della Fed.

In questo contesto, si prevede che il Il tasso di cambio EUR/USD diminuirà più significativi nel medio termine.

Infine, l’attenzione degli investitori rimane alta sullo yen. Lo yen è sceso dell’1,1%, dopo il rialzo di mercoledì a New York. Il nuovo calo suggerisce che gli investitori sono scettici sulla capacità delle autorità giapponesi di impedire il deprezzamento della valuta, dato l’ampio differenziale di tasso di interesse del paese con gli Stati Uniti. Il massimo funzionario valutario del Giappone, Masato Kanda, ha detto di non avere nulla da dire quando gli è stato chiesto se i funzionari fossero intervenuti.

 
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