Friuli Venezia Giulia da record! Si distingue in Italia per numero di alberi monumentali – .

Friuli Venezia Giulia da record! Si distingue in Italia per numero di alberi monumentali – .
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4.287 alberi monumentali, di cui 2.107 presenti in piccoli comuni. E il 50% degli alberi monumentali italiani si trova in 962 piccoli comuni. Il record per numero totale di alberi monumentali? Tocca al Friuli-Venezia Giulia, con 454 monumenti verdi, di cui quasi la metà, 209, in piccoli comuni. Sono alcuni dei dati fotografati dal rapporto “Piccoli Comuni e Alberi Monumentali d’Italia 2024” promosso dalla Fondazione Symbola in collaborazione con Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentari e Forestali, Coldiretti, Fai Cisl, AMI Alberi Monumentali d’Italia. Il rapporto è stato presentato oggi da Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, Andrea Rispoli, Generale di Corpo dell’Esercito, Comandante del Nucleo forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri (CUFA), Onofrio Rota, segretario generale Fai Cisl e Alessandra Stefani, direttore generale dell’Economia Montagna e Foreste Masaf. La serie che si concentra sui piccoli comuni, così come definiti dalla legge Realacci n.158 del 6/10/2017, nelle due precedenti edizioni si è occupata dei prodotti tipici in collaborazione con Coldiretti, stimando per la prima volta il peso delle produzioni DOP e IGP in piccoli comuni, e itinerari storico culturali, e oggi si arricchisce di un nuovo volume dedicato a questo bene di primaria importanza che interessa in egual misura il nord e il sud del Paese. Una ricchezza, spiega in una nota la Coldiretti, la cui valorizzazione e conservazione è ancora più urgente nel grave contesto di crisi climatica che stiamo vivendo. Gli alberi, le foreste e i boschi monumentali rappresentano un’opportunità di sviluppo sia per le città di medie e grandi dimensioni che per i piccoli comuni. Il rapporto porta alla scoperta delle oltre 250 specie di alberi monumentali che popolano il Paese, da cui emerge anche un rapporto speciale tra i piccoli comuni e i monumenti italiani, raccolti in un censimento in continua crescita grazie al lavoro del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e Foreste. Su un totale di 4.287 alberi monumentali individuati ad aprile 2024 sul territorio italiano, 2.107 si trovano in piccoli comuni. Inoltre sono 1.548 i comuni italiani con almeno un albero monumentale, di cui 962 sono piccoli comuni. Guardando nello specifico alle regioni, il primato per numero totale di alberi monumentali spetta al Friuli-Venezia Giulia, con 454 monumenti verdi, di cui quasi la metà, 209, in piccoli comuni. Rosso/Apa

Il rapporto “Piccoli Comuni e Alberi Monumentali d’Italia 2024” racconta anche tante storie italiane. In Sardegna, ad esempio, nel piccolo comune di Luras, in provincia di Sassari, si trova uno degli ulivi più antichi d’Italia e d’Europa: si tratta di S’Ozzastru, un olivo selvatico che è stato testimone della storia dell’isola fin dai tempi dal periodo nuragico ai giorni nostri, dato che secondo le stime epocali precede di circa 1.500 anni la nascita di Roma e Atene, le due culle della civiltà classica. Oppure in Sicilia il Castagno dei Cento Cavalli, il monumento verde più famoso della Sicilia, situato nel piccolo comune di Sant’Alfio, in provincia di Catania, sul versante orientale dell’Etna, di cui si parla in antichi documenti risalenti al XVI secolo e colpisce per le sue straordinarie dimensioni. Oppure la quercia delle Checche (nome usato in Toscana per indicare le gazze), nel piccolo comune di Pienza in provincia di Siena, primo albero in Italia a diventare monumento verde nel 2017, dando inizio al percorso di tutela degli alberi monumentali del nostro Paese , grazie al forte attivismo della comunità locale. Alberi capaci di nutrire storie e tradizioni della cultura italiana, come è accaduto ad esempio con la quercia di Villa Carrara, a Capannori (LU), che pare abbia ispirato lo scrittore Carlo Collodi per descrivere l’impiccagione del burattino protagonista del celebre romanzo Pinocchio. “I piccoli comuni, i territori e le comunità sono elementi fondamentali per rispondere alla domanda di un’Italia nel mondo – ha affermato Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola – un’Italia che fa Italia puntando sulla propria identità. Questo rapporto sarà la base per coinvolgere tanti attori della società italiana in un incontro con gli oltre 4000 alberi monumentali finora censiti”. “Questa seconda edizione del rapporto – aggiunge Alessandra Stefani, direttore generale dell’Economia Montagna e Foreste del Masaf – rafforza la positiva collaborazione tra la Fondazione Symbola e il Ministero delle Politiche Agricole, Sovranità Alimentari e Forestali (Masaf) che in base alla legge 19/12/2017 è responsabile dell’Elenco degli alberi monumentali d’Italia che nell’arco di pochi anni è stato aggiornato sei volte, a testimonianza della cura e dell’attenzione verso uno dei patrimoni e dei tesori naturali e culturali più prestigiosi del Paese”. “Un patrimonio – ha concluso Stefani – che per essere meglio tutelato, conservato e curato necessita del contributo di tutti e per questo l’opera di sensibilizzazione e diffusione della conoscenza svolta dalla Fondazione Symbola è particolarmente positiva, ancor più perché mirata a i 962 piccoli comuni che contengono ben il 50% degli alberi monumentali del Paese”. (askanews) Rosso/Apa

 
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