il nostro intervento diretto è escluso ma dobbiamo aiutare Kiev – .

il nostro intervento diretto è escluso ma dobbiamo aiutare Kiev – .
il nostro intervento diretto è escluso ma dobbiamo aiutare Kiev – .

Roma, 4 maggio. (askanews) – La posizione dell’Italia non cambia: “abbiamo sempre detto che l’Ucraina aveva bisogno di essere aiutata in ogni modo possibile, e lo stiamo facendo, ma abbiamo anche sempre escluso un intervento diretto dei nostri militari nel conflitto”. Lo ribadisce con fermezza il ministro della Difesa Guido Crosetto in un’intervista al Corriere della Sera. “Oggi nessuno può dubitare” che l’Italia non parteciperà ad un eventuale intervento armato in Ucraina, poiché il nostro sistema lo impedisce e “possiamo prevedere interventi armati solo su mandato internazionale, ad esempio in attuazione di una risoluzione Onu”. Inoltre, sottolinea il responsabile della Difesa, un intervento delle truppe occidentali in Ucraina “innescherebbe un’ulteriore spirale del conflitto, di cui soprattutto non gioverebbero gli stessi ucraini, insomma non ci sono le condizioni per un nostro coinvolgimento diretto”.

Quanto alle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macon, che ipotizza l’invio di truppe nel caso in cui la Russia sfondasse il fronte in Ucraina, Crosetto dice di non voler giudicare un presidente di un Paese amico come la Francia, “ma non capisco lo scopo e l’utilità di queste dichiarazioni, che oggettivamente suscitano attenzione.” Secondo Crosetto non si tratta di una questione elettorale, forse le parole di Macron “vogliono far luce su una guerra che i media avevano dimenticato. Purtroppo anche i conflitti stanno diventando di moda, va detto”. Secondo il ministro della Difesa dobbiamo evitare che gli ucraini crollino di fronte all’avanzata delle forze russe”, per questo fin dall’inizio abbiamo detto che l’Ucraina aveva bisogno di essere aiutata, perché se i russi arrivassero a Kiev, se conquistassero un Paese sovrano, se dessimo per scontato, come fanno alcuni cosiddetti esperti e professori compiacenti nei confronti della Russia – e mi chiedo come si possa esserlo gratuitamente… – che si possa invadere un altro Paese solo perché si è più forti, sarebbe essere un disastro per tutti”. Quindi l’Italia continuerà a fornire aiuti a Kiev, “come abbiamo fatto finora, finché sarà utile finché potremo farlo”. Sui distinguo della Lega, Crosetto aggiunge che il partito di Salvini ha sempre votato insieme al resto della maggioranza: “in ogni caso il discorso semplice vale per tutti. Indipendentemente dal fatto che ti piaccia o meno Zelenskyj, se non vuoi aiutare l’Ucraina per ragioni ideali, lo fai per ragioni pratiche o anche per interesse. L’Italia, che non ha una difesa autosufficiente ed è uno dei pochi Paesi a non contribuire con il 2% delle spese militari della Nato, si troverebbe in difficoltà, pratiche e diplomatiche”.

 
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