Ieri 3 maggio, nella sala conferenze della palazzina uffici di Ariano Irpino (AV), dibattito pubblico su “La Scuola e La Bussola. – – .

I confini e gli orizzonti della libertà di insegnamento.

Rispetto il momento particolare in cui vive il mondo dell’istruzione in diverse nazioni, a cominciare da Usa, Francia e Italia, con proteste e occupazioni di università, anche se con finalità diverse. Ieri 3 maggio, a partire dalle ore 18,00, presso la sala conferenze della palazzina uffici di Ariano Irpino (AV), si è svolto un dibattito pubblico, dal tema: “La scuola e la Bussola sui confini e gli orizzonti della libertà di insegnamento, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Ariano Irpino.

Vi ha preso parte il prof Grazia ValloneDocente e Vicesindaco di Ariano Irpino, il Pof. Franco Di CeciliaIl Preside e Consigliere Provinciale di Avellino e il Dott Flavia MorraPsicoterapeuta.

Un’iniziativa, tenacemente sostenuta dal vicesindaco Vallone, con delega alla pubblica istruzione e alle politiche giovanili, che oltre a introdurre il dibattito ha fatto anche da moderatore, soffermandosi sul fatto che; “ Affrontare le sfide educative richiede un impegno collettivo e collaborativo da parte di tutti gli attori coinvolti nel processo educativo. Coinvolgere insegnanti, studenti, genitori, comunità e partner esterni per creare un ambiente educativo più inclusivo, sostenibile ed efficace. Quando la comunità si unisce per sostenere l’istruzione, si aprono le porte a opportunità più ampie e a un apprendimento di migliore qualità per tutti gli studenti. La collaborazione e il sostegno reciproco svolgono un ruolo fondamentale nel promuovere il successo accademico, per favorire lo sviluppo integrale degli studenti. E, l’amministrazione comunale di Ariano Irpino, di cui faccio parte, nella duplice veste di docente scolastico e di assessore con delega alla pubblica istruzione, darà tutto il suo sostegno affinché ciò si realizzi. E in questa prospettiva abbiamo voluto questo dibattito pubblico”.

È seguito l’intervento del Prof. Di Cecilia che ha tenuto una lunga lectio magistralis sul “Libertà della didattica e dei valori costituzionali “, al quale, al termine del dibattito, abbiamo rivolto due domande.

Nel tuo intervento hai parlato dei limiti della libertà di insegnamento, ce ne puoi fare una sintesi?: “La libertà di insegnamento è un principio costituzionale garantito dall’art. 33, di cui talvolta si abusa. È una libertà esclusivamente metodologica, spetta al docente creare strumenti e percorsi per educare meglio i suoi alunni, ma le finalità appartengono allo Stato. È una libertà, che ha dei limiti nel rispetto dei valori costituzionali, nel rispetto della dignità degli studenti e delle loro famiglie. Nel rispetto della tradizione culturale italiana ed europea. Si tratta quindi di una libertà che riguarda le arti, le scienze e tutto ciò che è creativo e libero per definizione. Ma non è la stessa cosa che dire anarchia e libertà anche di scegliere quali siano gli scopi. Questa cosa qui ha causato grandi disagi nelle scuole anche quando i cattivi insegnanti insegnavano ai loro studenti a imbracciare le armi e puntarle contro coloro che la pensavano diversamente.

Hai menzionato anche la scuola compensativa, puoi essere più preciso?: “I ragazzi non arrivano a scuola nelle stesse condizioni. Ci sono ragazzi, che provengono da contesti socio-familiari deprivanti, poco stimolanti, demotivanti, che hanno bisogno di trovare una scuola pubblica e maggiori compensi educativi. Non si possono avere parti uguali o disuguali, diceva don Milani. Vuol dire che anche la scuola di chi arriva in difficoltà deve trovare le giuste forme di integrazione, perché anche loro possano avere le stesse opportunità di chi ha avuto più fortuna nella vita”.

Nel suo intervento sulla scuola nell’era dei social media, tra infodemia e danni da esposizione mediatica, la Prof Morra ha parlato anche di intelligenza artificiale e tra l’altro ci ha detto “intelligenza artificiale, l’ho provata ultimamente. Ho provato a interrogare ChatGPT su alcune questioni, anche per semplice curiosità. Le risposte che mi ha dato ChatGPT sono risposte molto banali e molto superficiali. Per ora possiamo solo vedere cosa c’è ancora che non va nell’intelligenza artificiale. Tuttavia, poiché lo sviluppo di questa metodologia è molto rapido, non sappiamo cosa accadrà tra 5 anni. Le cose si muovono a una velocità esponenziale, che non possiamo nemmeno calcolare. Sta a noi riuscire ad arginare il processo per alcune cose ed essere in grado di prendere ciò che c’è di buono nell’intelligenza artificiale e come può essere utilizzato per l’apprendimento degli studenti”.

Nel corso del dibattito ci sono stati alcuni interventi del pubblico presente in sala, ai quali i relatori hanno dato risposte esaustive, anche se non condivise da alcuni. Tutto questo, nella normale dialettica di due tesi contrapposte.

Carmine Martino

Ieri 3 maggio, nella sala conferenze della palazzina uffici di Ariano Irpino (AV), dibattito pubblico su “La Scuola e La Bussola. Ieri 3 maggio, nella sala conferenze della palazzina uffici di Ariano Irpino (AV), dibattito pubblico su “La Scuola e La Bussola.

 
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