Fonti israeliane: «Hamas vicino al rilascio degli ostaggi». Ma Gantz rallenta: “Bisogna aspettare”

Fonti israeliane: «Hamas vicino al rilascio degli ostaggi». Ma Gantz rallenta: “Bisogna aspettare”
Fonti israeliane: «Hamas vicino al rilascio degli ostaggi». Ma Gantz rallenta: “Bisogna aspettare”

Un accordo tra Hamas e Israele sulla liberazione degli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi sembra possibile, anche se il gruppo non ha ancora ricevuto una risposta ufficiale alla proposta di Tel Aviv.

È quanto emerge dalle ore frenetiche di trattative al Cairo tra Hamas e intermediari egiziani e qatarioti, in vista di un possibile arrivo in Egitto, in caso di accordo, della controparte israeliana.

“Alti funzionari israeliani hanno affermato che ci sono le prime indicazioni che Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell’accordo – il rilascio umanitario degli ostaggi – senza un impegno ufficiale da parte di Israele a porre fine alla guerra”, ha riferito Barak Ravid, solitamente molto informato. di Axios su Twitter.

Poco dopo è arrivato il commento del ministro del Gabinetto di Guerra Benny Gantz secondo cui Hamas non ha ancora dato alcuna risposta alla proposta dei mediatori egiziani. «Suggerisco – ha detto, citato dai media – che le “autorità politiche” e tutti coloro che prendono le decisioni aspettino gli aggiornamenti ufficiali, mantengano la calma e non cadano nell’isteria». Gantz ha poi confermato che se Hamas dovesse accettare l’accordo, il Gabinetto di Guerra – previsto per domani – discuterà della questione.

Ciò spiega il fatto che una delegazione israeliana si recherà al Cairo solo “se ci sarà una risposta di Hamas che abbia un orizzonte negoziale”, come hanno riferito fonti israeliane, aggiungendo che “la delegazione è già pronta a partire e ha ricevuto il mandato per l’accordo”. In Israele, aggiungono i media, si spera che la risposta della fazione islamica arrivi stasera o domani mattina.

Questa sera a Tel Aviv è prevista una manifestazione delle famiglie degli ostaggi israeliani a Gaza per chiedere al governo di raggiungere un accordo per la loro liberazione. Lo hanno annunciato le stesse famiglie paragonando la difficile situazione dei rapiti con quella dei sopravvissuti alla Shoah che da stasera fino a domani sera sarà celebrata in tutto Israele. Sullo striscione scelto per la protesta si legge “Mai più è il momento”. «All’indomani del 7 ottobre – aggiungono gli organizzatori – la frase “Mai più” ha assunto un significato ulteriore, attuale e urgente».

 
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