i prezzi alti non fanno paura. Code per mangiare agli stand – .

i prezzi alti non fanno paura. Code per mangiare agli stand – .
i prezzi alti non fanno paura. Code per mangiare agli stand – .

PORDENONE – Chiusura senza botto ieri sera per la tre giorni del Mercato Europeo che ha invaso il centro cittadino. Non abbiamo visto la folla degli anni precedenti, quando era difficile anche camminare lungo le corsie create dai venditori ambulanti. Ma c’era gente, proveniente soprattutto dai paesi vicini, perché questo tipo di manifestazioni ha ormai radicato ogni capoluogo di provincia. Ancora una volta è stato il cibo a fare da catalizzatore, in tutte le sue declinazioni: decine di bancarelle che proponevano piatti di diversi paesi, davanti alle quali si formavano lunghe code. Famiglie, giovani e meno giovani disposti ad aspettare a lungo per gustare le specialità argentine piuttosto che quelle greche o siciliane dove la carne la faceva da padrona.

Mercato europeo: prezzi alti agli stand

Oltre all’odore delle grigliate, ciò che ha subito attirato l’attenzione sono stati i prezzi alti. È noto che il mercato europeo non offre prodotti a buon prezzo e questo è in parte giustificato dai costi che i commercianti devono sostenere. Ma soprattutto è bastato fare due chiacchiere con qualche cliente per capire che ieri i trenta euro non facevano la differenza: l’importante era trascorrere una giornata gustando del buon cibo e dando un’occhiata alla merce esposta, anche se non tutti erano chiaramente “made in Europe”. “, visti i tanti prodotti orientali.

Code, organizzazione e specialità

«Rispetto agli anni precedenti l’organizzazione è migliore perché i banchi sono stati posizionati diversamente», dice un pordenonese che non si è lasciato impressionare dai prezzi alti. Mentre padre, madre e figlio di Prata dicono che costa tutto un po’ caro, «ma l’offerta è buona». E anche una nonna sacilese parla di «un bellissimo evento» e chiede conferma al nipote che glielo concede: «È bella, sì. Mi piace”. Basta spostarsi verso Piazza Risorgimento, regno indiscusso della carne con i “ristoranti” all’aperto gremitissimi, per rendersi conto che quelle enormi griglie che sfornano continuamente carne sono la vera attrazione del Mercato Europeo. La coda davanti alla cucina argentina è lunga, anche con il sole che picchia. «Certo che facciamo la fila, volentieri – sottolineano due amici di 36 e 37 anni di Pordenone -. Aspettiamo questo evento ogni anno per mangiare queste specialità”. I prezzi sono un po’ alti? Si guardano, quasi stupiti. “Ma forse un po’.” La questione del prezzo quindi non sembra essere un problema per nessuno degli intervistati. Poi in piazza XX Settembre ci sono due ragazze che lavorano all’Hotel Moderno, una di origini russe, l’altra ceca. «No, i prezzi non sono troppo alti. Basta fare i conti e pensare alle spese che devono sostenere i trader. Devono pagare il viaggio, il personale e i prodotti”. E in tre giorni realizzano un profitto che giustifichi queste spese a fronte di entrate non sempre immaginabili.

Mercato europeo 2025

Adesso pensiamo già all’edizione 2025, pronti a rimetterci in fila per assaggiare le varie specialità, cercando di dimenticare per un giorno il rumore delle banconote che escono dal portafoglio.

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Il Gazzettino

 
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