La staffetta è una certezza. A Parigi difenderà l’oro – .

La staffetta è una certezza. A Parigi difenderà l’oro – .
La staffetta è una certezza. A Parigi difenderà l’oro – .

Ci saranno i quattro moschettieri azzurri, a difendere quell’arcobaleno dorato che ha illuminato la notte di Tokyo. La staffetta 4×100 maschile si è assicurata un passaggio ai Giochi di Parigi con relativa facilità, a Nassau il primo giorno delle staffette mondiali. E come Jacobs e compagni, anche le due squadre della 4×400 hanno ottenuto subito la qualificazione, mentre la 4×100 femminile e la 4×400 mista si sono giocate nella notte, quando il giornale era già andato in stampa e anche le staffette già promosse tentavano di vincere la titolo.

Per correre subito in Francia era necessario arrivare almeno secondi nelle manche della manifestazione alle Bahamas, gli azzurri di Jacobs, Roberto Rigali, Lorenzo Patta e Filippo Tortu hanno concluso alle spalle degli Stati Uniti, centrando il gol al primo tentativo, 38″14 contro 37″49 degli americani, “Volevamo arrivare tra i primi due senza troppi drammi e ce l’abbiamo fatta, abbiamo confermato la forza della nostra squadra”, ha detto soddisfatto Jacobs dopo le qualifiche.

Hanno festeggiato anche le ragazze della 4×400 (Rebecca Borga, Ayomide Folorunso, Giancarla Trevisan e Alice Mangione) e i ragazzi della 4×400 (Luca Sito, Vladimir Aceti, Edoardo Scotti e Davide Re), centrati al sorpasso al primo tentativo.

Le ragazze della 4×400 hanno vinto la manche con una prestazione autorevole (3:26.28), così come i ragazzi in 3:01.68. Rinviate alla seconda giornata (nella notte tra ieri e oggi) la 4×100 femminile (Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese quarta in 43″08), e la 4×400 mista (Riccardo Meli, Anna Polinari, Lapo Bianciardi e Alessandra Bonora). Nella notte, come detto, è stato giocato uno degli altri sei passaggi.

Quanto a Jacobs, è quello con le spalle più… allargate, per amore o per forza, dalla doppia responsabilità che deriva dal fatto di essere campione anche a livello individuale nei 100. Ma non sembra temere la pressione, al contrario: “Sappiamo che le modifiche sono state apportate in modo molto sicuro per qualificarsi. Possiamo provare a correre dei rischi e spingere un po’ di più. La nostra forza è essere un gruppo così unito che ci permette di correre più forte e sono davvero contento di questa qualificazione. Personalmente dover confermare Tokyo non credo sia una pressione, c’è tanta motivazione per arrivare lì e vincere ancora. Farò del mio meglio per vincere ancora i 100 metri e sicuramente anche la 4×100”.

Al termine delle manche il tempo degli azzurri è stato quarto assoluto, dietro a Stati Uniti (37″49), Giappone (38″10) e Canada (38″11).

Si può migliorare, ma per ora va bene.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Grazie a tutti i presenti” – .
NEXT Netanyahu e Sinwar, i due nemici giurati costretti a contestare la tregua nella Striscia – .