la seconda vita dell’ex deposito Atac di via Alessandro Severo – .

la seconda vita dell’ex deposito Atac di via Alessandro Severo – .
la seconda vita dell’ex deposito Atac di via Alessandro Severo – .

Sulla facciata della navata centrale il deposito reca ancora incisa la scritta Atag: Compagnia Tranviaria e Autobus del Governatorato. Così veniva chiamata l’attuale Atac durante il fascismo. Erano gli anni della realizzazione del filobus capitolino. Oggi l’ex Garage San Paolo di via Alessandro Severo è un pezzo di storia della città e il progetto su cui sta lavorando l’Assessorato Mobilità Sostenibile e Trasporti del Comune prevede la riqualificazione dei suoi spazi per farne un museo e un luogo di formazione da vivere riuniti nella Fondazione Atac. Non solo. L’ex magazzino diventerà anche la nuova sede del Dipartimento Mobilità guidato da Eugenio Patanè.

Prati

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di Vania Colasanti

04 maggio 2024


Pochi giorni fa si è conclusa positivamente la conferenza preliminare dei servizi e tutti gli enti coinvolti (Comune VIII, dipartimento Urbanistica, vigili del fuoco) compresa la Soprintendenza dello Stato e la Sovrintendenza capitolina hanno dato parere positivo al dipartimento Mobilità. titolare dell’immobile, di procedere alla riqualificazione dell’edificio vincolato a bene di archeologia industriale.

Sulla base del documento di fattibilità delle alternative progettuali elaborato dal Dipartimento di Storia, Progettazione e Restauro dell’Architettura dell’Università La Sapienza sotto il coordinamento del professor Luca Ribichini e della professoressa Daniela Esposito, l’ex garage diventerà la Casa della Mobilità della Capitale perché sarà unire storia, presente e futuro del trasporto pubblico.

Ospiterà, nell’hangar centrale, fino a 14 auto storiche restaurate secondo le modalità dei musei anglosassoni. Saranno finalmente esposti due beni ristretti e di straordinario valore Atac: l’archivio fotografico e l’immenso archivio documentario. La prima contiene fotografie scattate dall’Ottocento ai giorni nostri e la seconda documenti di straordinaria importanza storica: dall’ordine di servizio che dopo le leggi razziali portò al licenziamento di ingegneri, autisti e operai ebrei, fino ai brevetti. Ebbene sì, l’Atac aveva un dipartimento di ingegneria che produceva brevetti adottati in tutto il mondo. E, ancora, i disegni progettuali di tutte le tramvie, autobus e metropolitane che hanno viaggiato a Roma negli ultimi 150 anni.

Il valore economico del progetto è stimato tra i 13 ei 16 milioni di euro, che andrà ad incrementare l’attivo patrimoniale della società. Entrambi gli archivi saranno esposti e digitalizzati, aperti al pubblico e agli studiosi.

La seconda funzione dell’ex magazzino, che collegherà la storia con il presente, sarà quella di ospitare la nuova sede del dipartimento e del dipartimento Politiche della Mobilità di Roma Capitale, che attualmente paga l’affitto e che si trasferirebbe invece in un immobile di sua proprietà, riducendo i costi. L’idea è che la parte museale e quella formativa possano essere gestite dalla Fondazione Atac con un comitato scientifico di alto livello che dialoga con le associazioni degli appassionati per organizzare eventi e attirare visitatori.

Ora, con i pareri positivi della conferenza preliminare dei servizi, inizierà la fase di progettazione di fattibilità tecnico-economica guidata dal direttore del dipartimento Mobilità, Antonello Fatello, e che vedrà la collaborazione di Diritti per Roma (per la parte che riguarda gli interventi di elaborazione progettuale e di riqualificazione), Zètema (per il museo) e Atac (per la gestione delle attività). Sarebbe la prima esperienza di questo tipo in Europa e l’investimento si aggira sui 12 milioni. L’obiettivo è aprire i cantieri entro il 2025.

Nell’ex magazzino la scuola per macchinisti e macchinisti del futuro

Non solo passato, ma anche futuro: l’ex magazzino del San Paolo sarà anche un centro di formazione. Dai macchinisti ai macchinisti, fino agli ingegneri dei trasporti che si occupano dei tram (la città passerà da 6 a 17 linee entro il 2030), qui i lavoratori si prepareranno ad affrontare le specificità della città di Roma. Un “master” dedicato anche agli operatori dei settori più specializzati, sia rotabili che infrastrutture e a chi si occupa della manutenzione di scale mobili e ascensori metropolitani.

Oggi c’è molta difficoltà a reperire personale per i trasporti pubblici e il problema riguarda soprattutto gli autisti. L’Atac ha aperto un concorso per 400 autisti all’inizio di aprile, ma il rischio è che molti arrivino da aziende di trasporto private che coprono le periferie. Non solo: prendere la patente per l’autobus costa circa 5.000 euro. Una somma che non tutti possono permettersi ed è anche per questo che gli autisti sono pochi. La stessa cifra, più la somma per un corso di formazione specifica, serve per diventare macchinisti di metro e tram. I prezzi saranno controllati con il sostegno della Regione.

Il centro di formazione sarà una parte importante della Fondazione Atac, che per l’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè «è un sogno che pian piano diventa realtà. Ci stiamo lavorando dal primo giorno. L’ex Garage San Paolo diventerà la Casa dei Trasporti aperta a tutti i cittadini e al territorio, ma soprattutto un luogo dove sviluppare progetti che trasformeranno la mobilità della Capitale e un centro di formazione per i ragazzi e le ragazze chiamati a raccoglierne il testimone della grande storia delle nostre aziende”.

Il progetto della Fondazione dovrà ora essere esaminato nell’Aula di Giulio Cesare. Per il presidente della commissione Mobilità Giovanni Zannola il progetto è «un altro obiettivo raggiunto, da condividere e mettere in discussione con l’Assemblea capitolina per farlo vivere in modo trasversale. Questo progetto può anche contribuire a cambiare la narrazione su Atac mostrando quanto l’azienda può contribuire alla città”.

 
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