“Ora la stessa Russia usa la parola “guerra” e la fa propria. Si è staccato da tutti gli schemi ed è tornato essenzialmente alla logica della guerra totale”. Ad affermarlo, nella lunga intervista rilasciata a The Economist, era il presidente francese Emmanuel Macron. ‘Il Foglio’ pubblica oggi ampi stralci dell’intervista.
“Oggi la Russia è diventata una potenza iperattrezzata che continua a investire massicciamente in tutti i tipi di armamenti e ha adottato una posizione di non conformità con il diritto internazionale, di aggressione territoriale e di aggressione in tutte le aree di conflitto conosciute. Oggi è anche una potenza di destabilizzazione regionale ovunque possa”, osserva. “Quindi sì, la Russia, con i suoi comportamenti e le sue scelte, è diventata una minaccia per la sicurezza degli europei. Nonostante tutti gli sforzi della Francia, ma anche della Germania e degli Stati Uniti”, prosegue confermando la sua dichiarazione sull’invio di truppe di terra.
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“Assolutamente”, dice. «Come ho detto, non escludo nulla, perché abbiamo davanti qualcuno che non esclude nulla. Senza dubbio siamo stati troppo titubanti nel formulare i limiti della nostra azione a qualcuno che non li ha più e che è l’aggressore. La nostra capacità è essere credibili, continuare ad aiutare, dare all’Ucraina i mezzi per resistere, la nostra credibilità dipende anche da una certa capacità di dissuaderci, non dando piena visibilità a ciò che faremo o non faremo”. .
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