TORINO – Era assolto il 39enne che in Febbraio dello scorso annointorno alle 2,30, aveva investito con la sua auto, senza frenare alla barriera autostradale della Ghisolfa, sulla A4 Torino-Milano, l’auto con a bordo due donne, Laura Amato54 anni e Claudia Turconi59 anni, morto nello schianto.
Lo ha deciso oggi il gip di Milano Tommaso Perna che, nel processo abbreviato, ha disposto la misura di sicurezza in una Rems, vista la pericolosità sociale dell’uomo.
Il 39enne è stato assolto, infatti, perché incapace di intendere e di volere all’epoca dei fatti, come accertato da due perizie nel corso delle indagini. La misura sarà rivalutata tra due anni e andrà avanti se sarà considerata ancora pericolosa.
A fine giugno 2023, il gip Ileana Ramundo aveva disposto un ulteriore perizia psichiatrica, nominando il perito Marco Lagazzi, dopo che un precedente accertamento, sempre deciso dal giudice e affidato allo psichiatra Raniero Rossetti, aveva evidenziato un totale difetto mentale.
Secondo quanto riportato dall’Ansa, nella perizia è stato accertato che l’uomo è affetto da a psicosi paranoide con crisi da “fine del mondo”. E le nuove analisi psichiatrico-forensi avevano sostanzialmente confermato i risultati del primo accertamento.
Secondo la perizia sul comportamento del 39enne – accusato di omicidio stradale e già sottoposto a misure di sicurezza (prima in ospedale e poi in comunità) nell’inchiesta del pm Paolo Filippini e del Novara polizia stradale: quella notte aveva influito su questo disturbo psicotico di cui soffre da anni, non l’hashish o le benzodiazepine che aveva preso.
Nonostante i disturbi già accertati, però, il 39enne aveva ancora la patente di guida valida. Era stato anche dichiarato incapace di intendere e di volontà in passato in procedimenti per rapina, lesioni e violenza privata, ma non gli era stata ritirata la patente di guida.
Le famiglie delle vittime sono state risarcite dall’assicurazione dell’auto.
