Visita del commissario per la ricostruzione post-alluvione Figliuolo questa mattina nella valle del Santerno, a quasi un anno dai drammatici eventi del maggio 2023.
In montagna permangono le criticità legate alle frane e al traffico, in generale la questione dei risarcimenti promessi e la relativa burocrazia. Figliuolo non ha molte novità: «Spero che anche la questione dei beni mobili si chiuda in senso positivo – ha dichiarato all’Ansa -. Queste modifiche sono ora al vaglio degli organi tecnici, in particolare del Ministero dell’Economia e delle Finanze”.
Un altro passaggio è stato dedicato al Piano Speciale, il documento della legge 100/2023, presentato in forma preliminare dalla Regione e che sarà definitivo entro fine giugno. In particolare c’è il delicato tema delle ipotesi di delocalizzazione, cioè della necessità di spostare abitazioni e attività commerciali da zone già alluvionate e particolarmente a rischio di simili eventi catastrofici. “Sarà l’ultima risorsa”, ha detto. «L’intento non è quello di essere impopolari, faremo analisi e mitigazioni e poi prenderemo decisioni» ha aggiunto ma ha precisato che «tutti quelli che stanno in una certa fascia vanno messi sotto la lente di ingrandimento, perché non si può lasciare ad un sindaco o ad una famiglia spetta la responsabilità di restare in un determinato luogo dove, se dovesse arrivare un altro evento catastrofico, si corre il rischio di piangere i morti”.
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Nella foto, sopra, il Commissario Figliuolo sulla Consuma tra Sp Gesso e San Martino in Pedriolo nel Casalfiumanese, sotto via Panoramica a Castel del Rio (foto Massimo Bacchi)
