AstraZeneca ha annunciato oggi, 8 maggio, l’avvio di una procedura globale di ritiro del suo vaccino contro il Covid-19, dopo che sono stati ammessi gli effetti collaterali.
L’azienda farmaceutica ha inoltre comunicato l’intenzione di revocare le autorizzazioni alla commercializzazione di Vaxzevria in Europa, motivando tale decisione con “l’eccessiva disponibilità di versioni aggiornate del vaccino”.
L’agenzia UE ha sconsigliato l’uso del vaccino, citando l’ampia disponibilità di opzioni più recenti. Tuttavia, le decisioni legali diventano complesse e alcune famiglie abbandonano le richieste di risarcimento.
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AstraZeneca ha attirato l’attenzione oggi con l’annuncio del ritiro globale del suo vaccino contro il Covid-19, noto come Vaxzevria.
Questa mossa è arrivata dopo che l’ammissione di effetti collaterali, inclusa la possibilità di trombosi, è emersa in un procedimento legale a Londra alla fine di aprile.
L’effetto collaterale raro ma grave è noto come trombosi con trombocitopenia o TTS. La rara sindrome si è verificata in ca due o tre persone su 100mila vaccinato con Vaxzevria.
L’Agenzia europea per i medicinali ha recentemente sconsigliato l’uso del vaccino AstraZeneca, sottolineando l’abbondanza di alternative più nuove adattate alle varianti del virus. Di conseguenza, la domanda di Vaxzevria è diminuita drasticamente, portando l’azienda a cessare la produzione e la fornitura.
Tuttavia, il panorama giuridico relativo al vaccino continua ad essere complesso. Alcune famiglie coinvolte in potenziali cause legali hanno deciso di ritirarsi, citando le sfide e i costi associati alle battaglie giudiziarie. Ciò solleva importanti questioni sulla trasparenza e sulla responsabilità delle grandi aziende farmaceutiche.
Le implicazioni globali di questa decisione sono significative. Tuttavia, resta da vedere come questa mossa influenzerà la percezione pubblica della sicurezza dei vaccini e il futuro della lotta contro la pandemia.
Il ritiro del vaccino AstraZeneca ha scatenato una serie di reazioni sia in ambito sanitario che legale. Mentre l’azienda affronta le conseguenze della sua decisione, il dibattito su sicurezza e responsabilità continua ad essere al centro dell’attenzione.
Redazione di Nurse Times
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