BELLUNO – Salvato per miracolo, grazie alla prontezza di riflessi e al coraggio di un vicino. Un pensionato di 79 anni ha rischiato di morire ieri mattina dopo una potente esplosione avvenuta alle 7.15 all’interno di una casa di tre piani risalente al 1818, probabilmente a causa di una fuga di gas. Senza pensarci troppo, Remo Pelus, proprietario di una stalla vicino allo stabile, si è gettato tra le fiamme per cercare di salvare il vicino, trovandolo sul divano, stordito dal fumo o dall’onda d’urto dell’esplosione e gravemente ferito. Lo ha trascinato sul piazzale antistante e lo ha consegnato ai soccorritori, prima di tornare nella stalla a mungere le sue mucche. «Sono entrato per aiutare qualcuno. Si fa proprio così», spiegò in fretta. – La casa era in fiamme, ma sono entrato lo stesso. Conosco bene Giovanni, è mio vicino di casa da molto tempo. Ma adesso c’è ancora tutto da fare qui, quindi scusa ma torno dentro”. Il dramma è avvenuto a Fumach, località di San Gregorio nelle Alpi, nel Feltrino. Giovanni Andrich, la persona coinvolta nell’incendio, è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Padova nel reparto Grandi Ustionati, dove attualmente si trova in prognosi riservata e in ventilazione assistita. L’uomo abita da solo all’interno di una porzione dell’edificio storico, caratterizzato da una struttura interamente in legno.
I SOCCORSI
Per spegnere l’incendio seguito all’esplosione sono intervenuti oltre venti vigili del fuoco, provenienti dai distaccamenti di Feltre e dal comando di Belluno, oltre a una squadra di volontari e all’autogru, utilizzata per lavorare sul tetto, che era aperto perché fumava. . , per poi crollare su se stesso. Le operazioni, terminate alle 19, quindi dopo oltre undici ore, si sono rivelate particolarmente delicate per la vicinanza degli altri edifici, ma i vigili del fuoco sono riusciti a contenere l’incendio sui lati, operando con idranti e rimuovendo materiale con motoseghe. Gli accertamenti dei tecnici dei vigili del fuoco hanno evidenziato la presenza di alcune bombole di gas all’interno dell’abitazione, anche se non è ancora chiaro come sia avvenuta l’accensione. Per questo motivo l’edificio è stato sequestrato dai carabinieri, intervenuti dalla stazione di Santa Giustina, la vicina cittadina, mentre agli abitanti delle case vicine è stato garantito il rientro in sicurezza. Nemmeno le mucche, nella stalla adiacente all’edificio che ha preso fuoco, avrebbero subito conseguenze. In mattinata sono intervenuti anche i tecnici di E-Energia per consentire ai vigili del fuoco di lavorare sulla struttura in sicurezza.
I RESIDENTI
I Possamai, una coppia che abita in una casa più recente, non nascondono il loro disappunto nel vedere l’edificio deturpato dalle fiamme: «Siamo tanto dispiaciuti – spiegano con le lacrime agli occhi, guardando i vigili del fuoco al lavoro – soprattutto per il nostro vicino Giovanni, che conosciamo da sempre, ma anche per questa casa che è antichissima.” Secondo i vigili del fuoco non c’è speranza per l’edificio: la struttura a tre piani, con due lunghi balconi in legno che raccontano una storia tipicamente bellunese, è stata danneggiata irreparabilmente dalle fiamme e dal fumo. Per ora, al posto del tetto, in parte crollato e in parte rimosso dai vigili del fuoco perché fumante, sono stati stesi dei teli a protezione dei pochi beni del pensionato rimasti intatti. L’esplosione ha letteralmente spazzato via anche porte e finestre, oltre a compromettere la struttura nel suo complesso. La speranza ora per la città è vedere il loro compaesano di 79 anni tornare a Fumach. Una speranza che potranno avere, probabilmente, solo grazie al gesto eroico del loro vicino, unito all’impegno dei vigili del fuoco, dei medici e degli infermieri del Suem e del Centro specializzato ustionati di Padova.
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