Castione piange Giada, morta nell’incidente all’età di 8 anni – .

Castione della Presolana. “Era la bambina più dolce del mondo. Gioioso, giocoso, intelligente”. Poche parole commoventi. Così lo descrivono alcuni parenti Giada Paolella, la bambina di 8 anni morta nel tragico incidente avvenuto martedì sera (7 maggio) sulla strada provinciale della Valle Seriana a Clusone. Ferita gravemente anche la nonna Paola Migliorati, 60 anni, al volante della Seat Ibiza ridotta ad un ammasso di lamiere. “È stabile, ma serio – confida la sorella -. Da Brescia (dove era ricoverata agli Spedali Civili, ndr) arrivano poche notizie. Siamo in attesa”.

Martedì pomeriggio Giada si è recata ad allenarsi al centro sportivo Rovetta dove ha frequentato un corso di ginnastica artistica. L’ultima lezione della sua giovane vita. Poi lei, insieme alla nonna, è andata a prendere il fratellino di 9 anni a Zanica, dove era in programma una partita di calcio tra la sua squadra, i ragazzi dell’US Rovetta, e i coetanei dell’AlbinoLeffe. Sulla via del ritorno, il drammatico incidente.

Incidente gravissimo a Clusone: muore una bambina di 8 anni, diversi feriti

Per ragioni ancora da chiarire, una delle due auto avrebbe invaso la corsia opposta provocando lo scontro frontale. La polizia di Clusone sta cercando di capire quale e perché. Che sia la Seat Ibiza o la Bmw 320 con a bordo una coppia di cinquantenni di Clusone (non gravemente malati). La causa dell’incidente non sembra essere l’eccessiva velocità: forse una distrazione, forse l’asfalto bagnato, forse entrambe le cose. I veicoli vengono sequestrati e sono state avviate tutte le indagini necessarie.

“Una tragedia immane in un piccolo paese”

Mercoledì mattina, per le strade e nei bar di Castione della Presolana, non si parlava d’altro. Il pensiero va inevitabilmente a Giada e al fratellino, anche lui ferito e sottoposto a un intervento chirurgico al femore all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. La madre – anche su consiglio dei medici – non lo ha mai lasciato solo, visti i momenti terribili trascorsi nell’abitacolo dopo l’incidente.

“Il nostro è un Paese piccolo. Ci conosciamo tutti, una tragedia così grande tocca ciascuno di noi», dice un genitore all’uscita da scuola. “Mia figlia era nella classe di Giada – continua una mamma -. Cosa vuoi che ti dica, era una bambina allegra e sorridente, come tante altre della sua età. Segue un momento di silenzio. Fa un respiro profondo e aggiunge: “Alcune cose non dovrebbero mai accadere”.

«Abbiamo dedicato la mattinata a Giada», spiegano dalla scuola elementare della frazione Bratto senza entrare troppo nei dettagli. Ai bambini che mercoledì hanno visto la scrivania del loro compagno vuota è stato spiegato cosa era successo scegliendo con cura le parole. Poi c’è stato un grande abbraccio collettivo. “Povera Giada”, ripete alle amiche una bambina con lo zaino in spalla, prima di correre verso l’autobus che la riporterà a casa. “Interverremo nei prossimi giorni con tutti gli strumenti che potremo mettere in campo per sostenere i compagni in questo momento difficile”, assicura l’allenatore Giampaolo Greschi.

La famiglia vive a pochi minuti di macchina dall’Hotel Milano di Bratto, dove i genitori di Giada lavorano come camerieri. “Siamo scioccati, la bambina frequentava la nostra struttura – commenta il direttore Fabio Iannotta -. Era davvero allegra, la gioia personificata”.

“Non ci sono parole per tragedie come questa – conclude il sindaco di Castione Angelo Migliorati -. Ci teniamo stretti ai nostri familiari, soprattutto a nostra madre Laura e a papà Roberto“. I funerali avranno luogo sabato 11 maggio alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di Bratto. Lo stesso giorno sarà proclamato il lutto cittadino.

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