Quale gatto è il più longevo (e quale il meno)? – .

La “sfinge”, purtroppo, non ha vita lunga.

Chiunque sia in procinto di acquistare, adottare o ospitare un gatto senza pelo, della razza conosciuta comeSfinge”, forse ti interesserà sapere cosa è stato appena scoperto e pubblicato dai ricercatori Reale Collegio Veterinario (RVC): tra i gatti hanno l’aspettativa di vita più bassa. A soli 6,7 anni, a fronte di una durata media generale della vita dei felini domestici stimata in circa 11,6 anni.

La ricerca condotta dagli esperti RVC si basa su dati ottenuti dai veterinari quasi 8.000 gatti nel Regno Unito sono morti tra il 2019 e il 2021.

Tra gli scopi della ricerca, anche nel rapporto tra uomo e gatto, c’era quello di ottenere attraverso la statistica un quadro generale sull’aspettativa di vita degli amici a quattro zampe e allo stesso tempo uno sguardo al futuro della specie.

“Essenzialmente quello che stiamo facendo è fornire un certo livello di certezza statistica, dove in precedenza si trattava solo di supposizioni”, ha affermato il dottor Dan O’Neill, coautore dello studio pubblicato sul Journal of Feline Medicine and Surgery dai ricercatori RVC insieme con quelli di Università Nazionale Chung Hsing di Taiwan.

I risultati ci offrono uno sguardo sulle razze, tra cui i famosi “Burmans”, che vivono più a lungo e quelle che in media sono destinate a morire prima.

Il gatto più longevo, sempre in media, è stato il “birmano”, con una vita media di 14,4 anni..

Seguono i birmani (sempre 14,4), i vari ibridi (11,9 anni), i siamesi (11,7), poi i persiani (10,9), ragdoll (10,3), norvegese della foresta (10), maine coon (9,7), russo (9,7), Britannica (9,6), bengalese (8,5) e infine la “sfinge”, con 6,7 anni.

Conoscere l’età media dei gatti, sostengono i ricercatori, non è importante solo a livello statistico, ma può aiutare anche in termini di scelte. Ad esempio, può aiutare a “valutare il valore delle cure mediche costose e dolorose” per il gatto mentre si avvicina a un possibile periodo di fine vita. Complessivamente, ricordano gli esperti, la speranza di vita media rimanente per i gatti che sono nel primo anno di vita è di 11,6 anni “con un valore più alto, 12,5 anni, per le femmine, e un valore più basso, 11,2 anni, per i maschi”.

Generalmente le intersezioni (quasi l’88% dei gatti nel set di dati) hanno un’aspettativa di vita più alta rispetto ai gatti di razza (per questi ultimi la media è di 10,4 anni).

“Se la priorità di qualcuno è volere un gatto che rimandi la morte il più a lungo possibile, in media, ora abbiamo le prove per dire di prendere una femmina e un incrocio”, ha detto O’Neill.

Per quanto riguarda la Sfinge la bassa aspettativa, dicono gli esperti, potrebbe essere correlata al loro aumento rischio di varie malattie. Una ridotta aspettativa di vita è anche ciò che – dicono sempre i dati – devono affrontare gatti non castrati, soprattutto perché hanno maggiori probabilità di essere castrati in una fase avanzata della vita, quando potrebbero essere colpiti dall’operazione. Infine i felini con a il peso corporeo medio ha maggiori possibilità di una durata di vita più lunga.

Dati e fatti che, come O’Neill al Il guardianopuò avere un valore soprattutto per chi è in fase di scelta: “Essenzialmente – conclude – significa ora dare il potere al pubblico”.

Biodiversità

di Matteo Ocone
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