«Ci ​​sono delle valutazioni da fare» – .

«Ci ​​sono delle valutazioni da fare» – .
«Ci ​​sono delle valutazioni da fare» – .

DiMarco Imarisio

Il vicepresidente della Lega Nord Alessandro Piana: «Altrimenti non vado al Salone di Torino» (dove quest’anno la regione ospitante è la Liguria)

DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GENOVA – “Senza un mandato politico, non ci andrò”. Volavano parole, e anche grosse, ieri pomeriggio sotto i portici del palazzo della Regione. Mancano ormai poche ore all’inaugurazione del Salone del Libro di Torino, dove quest’anno la Regione ospitante è la Liguria Non si sapeva ancora chi avrebbe avuto l’onore e l’imbarazzo della presenza istituzionale al Lingotto. Nella linea gerarchica toccherebbe al vicepresidente leghista Alessandro Piana, il più alto in grado, che però al telefono chiedeva a gran voce una sorta di investitura. Altrimenti «non farò brutta figura», anche se l’espressione usata con un interlocutore anonimo è stata più brutale.

«Siamo tra quelli che vengono sospesi inutilmente», dice un consigliere di passaggio, citando il limbo di Virgilio, e quando gli vengono chieste spiegazioni sull’inserimento dell’avverbio, inasprisce la questione con un’aggiunta di lirismo. “Viviamo in un tempo intermedio, tra il prima e il dopo”. Sono questi gli umori che trasudano da un governo regionale che fino a martedì mattina aveva in mano la Liguria, senza alcuna minaccia politica credibile all’orizzonte, e ora si ritrova a contare i giorni, scanditi da impegni ufficiali già programmati che invece di essere riempiti dall’aureola di grandezza cara a Giovanni Toti, diventano un calvario per chi si presenta al suo posto.

Proprio dietro le dichiarazioni d’obbligo, la vicinanza al leader in difficoltà e l’auspicio di immediata chiarezza, nella maggioranza ligure si cela un evidente senso di smarrimento e la certezza che ciò non potrà continuare a lungo. C’è ancora un domani per il centrodestra ligure, ma non si preannuncia dei migliori. Se cade lui cadono tutti, come recita lo statuto della Regione Liguria, che in caso di dimissioni o sfiducia del presidente in carica prevede il decadimento dell’intero consiglio regionale.

«Bisogna dare all’uomo la possibilità di decidere la propria strada, senza chiedergli di pensare ad altro che alla situazione che lo riguarda». Lo scorso gennaio, con una cena in un noto ristorante della sua città natale, Imperia, Claudio Scajola aveva stretto un accordo con Toti, creando un’alleanza tra i cittadini di centrodestra in vista delle prossime elezioni regionali, previste per l’autunno 2025. Da un paio d’anni, ormai, i due nomi più forti della politica ligure avevano messo da parte le differenze per concentrarsi sulle affinità. «Nella storia di questa regione non è mai successo che un presidente in carica venisse arrestato. Credo quindi che qualsiasi scelta debba essere valutata con molta attenzione. Ma ovviamente è difficile andare avanti come se nulla fosse successo”.

“Nuove elezioni subito” chiede con nota insolitamente dura il Partito democratico regionale e cittadino, che già pensa a possibili candidati forti, confidando nell’impossibilità di un terzo rifiuto consecutivo da parte di Andrea Orlando della Spezia, nome che potrebbe portare un’intesa anche a ciò che resta dei Cinque Stelle liguri. Fratelli d’Italia, che prima o poi avrebbe dovuto esprimersi sulla volontà dichiarata del governatore di candidarsi per il terzo mandato consecutivo, si ritrova improvvisamente alla guida di un consiglio attualmente guidato da un leghista. Ma se la sua situazione già precaria dovesse peggiorare, avrebbe individuato alcuni possibili candidati, tra cui l’ex vicesindaco di Genova Massimo Nicolò. La Lega simpatizza e resta in silenzioconsapevoli del fatto che il viceministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi, al quale Toti nove anni fa fu preferito, ha poca voglia di partecipare a una corsa che, visti gli avvenimenti, si preannuncia incerta.

«Ci ​​sono valutazioni da fare», conclude il saggio Scajola, parlando del futuro. “E qualcosa dovrà essere costruito.” In serata l’assemblea dei parlamentari liguri ha espresso “pieno sostegno al consigliere regionale e al vicepresidente Piana”, senza mai citare Toti. Ma nel momento in cui scriviamo non è ancora noto chi rappresenterà oggi la Liguria a Torino. Quanto è miserabile la vita nei vuoti di potere.

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9 maggio 2024

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