Il bollettino diffuso dall’Ufficio di Statistica sull’andamento del primo trimestre dell’anno fotografa ancora una volta un Paese dove l’inverno demografico rischia di diventare sempre più severo.
Lo afferma in una nota l’Unione Lavoratori Sammarinesiche aggiunge: “Dati e numeri alla mano, le nascite di questo trimestre sono 17 in meno rispetto a quelle dello stesso periodo dello scorso anno.
A un bilancio non certo positivo si aggiunge il dato sugli emigrati: 25 sammarinesi hanno scelto di lasciare il Paese insieme a 19 residenti con cittadinanza italiana.
Leggendo questi dati è impossibile non chiedersi cosa sta facendo San Marino per trattenere i suoi giovani, con quali prospettive e cosa sta mettendo in campo di veramente fattibile e strutturato per aumentare la natalità.
D’altronde i numeri sull’occupazione sembrano contraddire almeno in parte il quadro di un Paese che non cresce più, ma una lettura più attenta rivela che molti lavoratori sono frontalieri.
Anche il numero delle imprese è aumentato di 85 unità. Non è un caso, visto l’aumento della longevità dei sammarinesi, che tra questi vi siano 10 aziende del settore ‘Sanità e Assistenza Sociale’; Qui però è necessaria una riflessione più approfondita, che non mancheremo di sviluppare, soprattutto alla luce del nostro sistema sanitario universale e gratuito.
I numeri si conoscono: possono essere impietosi e scomodi ma raccontano sempre una realtà oggettiva.
Oggi c’è un enorme problema legato all’impoverimento del lavoro dal quale purtroppo San Marino non è immune.
Chi parte o non ha figli forse non vede più un futuro. È giunto il momento che questioni di questa portata siano considerate priorità per un cambiamento reale prima che non ci sia più nessun Paese da cambiare”.
