120 avvelenati da una nuvola di cloro. VIDEO E INTERVISTE Regonline -Telereggio – Ultime notizie Reggio Emilia

GUASTALLA (Reggio Emilia) – Oltre ottanta accessi al pronto soccorso. Circa la metà a Guastalla, il resto a Reggio e Montecchio. Almeno altri quaranta sfortunati, con un principio di intossicazione, sono stati trattati in loco. La situazione di tensione ha coinvolto la zona ad est del centro di Guastalla. Mancavano dieci minuti alle 8 quandooppure si è sviluppata una nube di gas asfissiante sul fondo delle piscine. Piscine che, insieme al bar e ai locali adiacenti come il ristorante Rita e il palazzetto dello sport, erano evacuato. A ricevere per primi i soccorsi inviati dal 118 sono stati i rispettivi utenti e operatori di queste attività. Contestualmente sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia.

In breve, però, gli aiuti dovevano concentrarsi popolazione studentesca delle scuole superiori vicine, il Russell e il Carrara, che insieme contano circa duemila iscritti. Coloro che andavano a scuola a piedi sia dalla stazione dei treni che da quella degli autobus sono stati i primi ad accusare sintomi come tosse, difficoltà respiratorie, nausea, mal di testa, lacrime e bruciore agli occhi. Nemmeno le aule sono risultate luoghi sicuri, visto che i fumi irritanti si sentivano anche al loro interno. I due istituti sono stati quindi evacuati. Seduti o distesi a terra nel cortile trasformato in area di pronto soccorso, decine di giovani hanno potuto ricevere assistenza medica e trattamenti di ossigenoterapia. La maggior parte degli studenti sono tornati a casa. I pochi rimasti tornarono ai banchi dopo le 11.30, a seguito dei controlli sulla qualità dell’aria effettuati dall’Azienda Sanitaria Locale insieme ad Arpae e ai Vigili del Fuoco. Controlli che hanno subito esaminato il centro sportivo “Le Piscine”. I test hanno rivelato la presenza di cloro gassoso in alte concentrazioni.

Sono in corso i lavori di manutenzione della struttura, che è privata, in preparazione alla stagione estiva. L’incidente è avvenuto durante un’operazione di carico-scarico dei prodotti utilizzati nell’impianto di trattamento acque. Potrebbe essere lì all’origine un errore umano o il malfunzionamento di una valvola. Uno sversamento ha messo in contatto due sostanze che devono rimanere separate: acido solforico e ipoclorito di sodio. Dal loro incontro si originano vapori di cloro, altamente nocivi a seconda della quantità inalata. Alla fine del giorno, fortunatamente non si sono registrati ricoveri ospedalieri.

Il messaggio pubblicato questa mattina su Facebook dal sindaco di Verona

(Foto Telereggio)

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