Il ministro Roccella ha contestato agli Stati generali di natalità parole infuocate contro le “femministe di oggi” – .

Il ministro Roccella ha contestato agli Stati generali di natalità parole infuocate contro le “femministe di oggi” – .
Il ministro Roccella ha contestato agli Stati generali di natalità parole infuocate contro le “femministe di oggi” – .

Aglgli Stati generali di natalità a Roma il ministro della Famiglia Eugenia Roccella è stato contestato. La politica di Fratelli d’Italia è scesa dal palco senza rispondere nel merito, accusando di averlo fatto il gruppo di femministe intervenuto in dissenso censura. Immediato supporto di Giorgia Meloni, che riprende il tema della “censura” nei confronti del ministro. Tuttavia, dalla rete dei movimenti femministi arriva la risposta che ricorda le due politiche che l’una La censura è dall’alto verso il basso, come nel caso di Scurati, mentre quello degli Stati Generali era “dissenso”, cioè libera azione democratica. Roccella chiede solidarietà tra le donnema anche in questo caso arriva la risposta sociale: la solidarietà è femminista, non femminile.

Eugenia Roccella contro i manifestanti agli Stati Generali di Natalità

Eugenia Roccellaintervistato da Corriere della Sera, si è scagliato contro i manifestanti che ieri lo hanno contestato agli Stati Generali di Nascita. “Sono per il diritto al dissenso, Sempre. Tuttavia, credo che garantire la libertà di parola sia un diritto non negoziabile”, ha commentato.

Il gruppo di giovani, una trentina delle scuole, non ha voluto il dialogo con la ministra, che è stata contestata perché con le sue politiche sta limitando i diritti delle donne e non solo. Questo è il motivo del dissenso e dei fischi. “Era inondata di fischi, l’ho trovato particolarmente spiacevole. Censura aggressiva totalmente immotivato“, Egli ha detto Adriano Borghignonpresidente del Forum Famiglie.

L’attacco alle “femministe di oggi”

Dissenso sì, ma non su certi temi (come è avvenuto agli Stati Generali e in altre occasioni). Roccella dice che come femminista ha sempre difeso la legge 194, ma «il punto è che noi femministe degli anni Settanta parlavamo di maternità come libera scelta”. Le femministe di oggi, secondo il ministro, non differiscono molto, ma c’è “meno chiarezza concettuale”.

Vuol dire, prosegue il ministro, che: “ci sarebbe bisogno di qualche approfondimento dal punto di vista della sorellanza, della solidarietà tra donne. Non va dimenticato che la libertà delle donne parte dal riconoscimento di una solidarietà che trascende la diversità di partito, di opinione e di etnia”. Aspetti che, secondo Roccella, sono andati “persi per strada”.

La risposta dei femminismi

Roccella parla solidarietà trasversale a suo tempoma lo fanno notare sui social la solidarietà non è femminile, ma femminista. Al contrario arriva la solidarietà studenti che ieri hanno avuto il coraggio di esprimere il loro dissenso (come le parole di Cecilia Strada).

Forse potresti essere interessato
I vip scelti dalla Meloni per promuovere la premiership, da Pupo e Iva Zanicchi a Claudia Gerini e Michele Placido

La Fondazione Feltrinelli è intervenuta nel dibattito, soprattutto riguardo alla richiesta di solidarietà di Roccella rivolta a Schlein e a tutti gli intellettuali di sinistra come Antonio Scurati (mentre intasca quella di Giorgia Meloni). Si ricordi che la parola “censura” è grave e che la usano coloro che detengono il potere, non i dissidenti e gli oppositori.

Fonte foto: ANSA

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV “Ciao a tutti. È stato bello! Ci vediamo alla prossima idea” – .
NEXT L’esordio di Djokovic, tanta Italia in campo – .