Alluvione, a un anno dalla manifestazione per ricordare le vittime e i responsabili – .

Alluvione, a un anno dalla manifestazione per ricordare le vittime e i responsabili – .
Alluvione, a un anno dalla manifestazione per ricordare le vittime e i responsabili – .

E da Parco Don Boscoal centro di un’accesa disputa a Bologna, che la manifestazione è stata lanciata questa mattina a causa di Venerdì Prossimo, 17 maggioanniversario dell’alluvione che colpì l’Emilia-Romagna un anno fa. Il corteo partirà alle 17.30 da Piazza dell’Unità e sarà animato da oltre 40 associazioni ambientaliste e gruppi di movimentotra cui spicca il comitato Besta.

Il 17 maggio a Bologna la manifestazione ad un anno dall’alluvione

Tra gli alberi verdi del parco si alternano le voci degli attivisti che ricordano l’anniversario dell’alluvione. Caterina Di Cambia rottache ha indetto la marcia del 17, ricorda che «l’l’amministrazione ha continuato a perseguire politiche di utilizzo del territorio, cementifici e costruzioni selvagge. Abbiamo chiamato diverse realtà ambientaliste perché c’è bisogno di ricordo ma c’è anche rabbiasiamo stati ignorati anche se gli effetti sempre più pervasivi del cambiamento climatico sono sotto gli occhi di tutti e continuano a creare migranti climatici e distruzione”.

IL Parco Don Bosco E la lotta del comitato Besta per la salvaguardia degli alberi si inserisce emblematicamente in questo contesto: si vuole smantellare un parco per far posto a un progetto di grande impatto come quello delle nuove scuole, che non fa altro che aumentare il consumo di suolo e tocca una piccola area verde tra il cemento degli edifici della fiera e la regione.

ASCOLTA L’INTERVISTA A CATERINA:

«Il tavolo con il Comune è ancora aperto – racconta Daniela Rocca del Comitato Bestama la visione del progetto deve cambiare completamente e l’intero progetto viene rivisto. Il vicesindaco Clancy dice che abbiamo bisogno di rifugi climatici per affrontare il cambiamento climatico e cosa c’è di meglio di un parco come rifugio?”
Anche Gabriele del Potere al Popolo ricorda che: «questo è un luogo simbolico, la scelta della commissione la scorsa settimana di abbandonare il tavolo è a nostro avviso più che legittima perché un tavolo deve essere paritario. Ci uniamo alla marcia del 17 perché la legge regionale a consumo di suolo zero è ingiusta e ammette troppe deroghe».

ASCOLTA L’INTERVISTA A GABRIELE:

Raffaella Veridianireferente dal Brigate di Solidarietàorganizzazione umanitaria antifascista attiva dopo il terremoto dell’Aquila, ricorda che «anche in questo caso siamo intervenuti in un territorio distrutto, non esiste un progetto di ricostruzione che si possa definire tale, né per il ristoro, né per la messa in sicurezza del territorio». L’Unione sindacale di base sottolinea il concetto: «così come il Covid non ha insegnato nulla per le politiche sanitarie, allo stesso modo l’alluvione non ha insegnato nulla alle politiche ambientaliche rimangono inefficaci e tengono conto delle imprese più che delle reali esigenze del territorio».

Si sentono anche le voci degli studenti e delle studentesse, Luca di Extincion Rebellion racconta che: «volevamo essere qui oggi perché un anno fa siamo andati in Regione ancora con le magliette sporche di fango ma abbiamo avuto solo una porta in faccia e niente più. Noi non ci siamo, essere qui al parco Don Bosco e il 17 in piazza è importante ricordarlo Il cambiamento climatico è reale e richiede risposte radicali». OSA Bologna sottolinea il concetto: «critichiamo il sistema Emilia Romagna, che sfrutta l’interesse delle nuove generazioni per l’ambiente perseguendo politiche di greenwashing».

 
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