CAMPOBASSO – I Carabinieri hanno arrestato un 20enne campano, su ordine del gip, per truffa aggravata in concorso ai danni di una coppia di anziani.
“Nella mattinata di ieri, giovedì 9 maggio, a Napoli – si legge in una nota diffusa dalla Procura – i militari del locale Comando Stazione Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari di Campobasso su richiesta della Procura della Repubblica di Campobasso, nei confronti di un 20enne residente in Campania ritenuto responsabile del reato di truffa aggravata in concorso ai danni di due anziani coniugi residenti in tale
L’ordinanza di custodia cautelare costituisce l’epilogo di una complessa e meticolosa attività investigativa avviata all’inizio del 2024, coordinata dalla Procura di Campobasso e condotta dal reparto Carabinieri, a fronte del fenomeno recrudente di truffe ai danni di soggetti vulnerabili, come appunto , gli anziani.
Il modus operandi prevede un primo contatto telefonico tra la vittima e il soggetto che, presentandosi come operatore “qualificato” (ad esempio come maresciallo, avvocato, impiegato delle Poste Italiane), esprime l’urgente necessità che ricevere subito una consegna di denaro per aiutare un parente della vittima a risolvere le più svariate disavventure (arresto a seguito di un incidente, blocco del conto bancario, ritiro di un pacco) che in realtà non sono mai avvenute.
I truffatori, quindi, impegnando la vittima in una conversazione telefonica, al fine di impedire alla stessa di poter contattare il parente indicato per verificare la veridicità della richiesta, e sfruttando la prospettiva di pericoli imminenti, inducono la vittima in mano sul denaro disponibile o sui gioielli presenti nell’abitazione di un emissario (un finto impiegato di uno studio legale o un impiegato del Tribunale), approfittando della scarsa chiarezza che tali notizie possono generare in persone particolarmente vulnerabili.
Tali modalità sono state adottate dal destinatario della misura cautelare in questione il quale, avvalendosi di complici non ancora identificati, dopo varie telefonate che facevano pensare ad un imminente arresto della figlia dei predetti coniugi, si è presentato presso la loro abitazione di Campobasso, dove ha consegnato oggetti d’oro del valore di circa 20-30mila euro”.
L’episodio in questione rappresenta la punta dell’iceberg di una condotta che mette sempre più a rischio gli anziani. Dalla procura della capitale fanno sapere che «Il contrasto diffuso a tipologie di reato che emergono sempre più ricorrenti è tra gli obiettivi degli inquirenti, cogliamo l’occasione per informare la popolazione sull’esistenza di tali condotte , nonché sulla necessità di allertare tempestivamente le forze dell’ordine locali ai numeri 112 e 113, qualora si verificassero casi simili”.
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