«Stadio Flaminio? Siamo alle verifiche finali. Per Kamada ne riparleremo a fine campionato” – .

«Stadio Flaminio? Siamo alle verifiche finali. Per Kamada ne riparleremo a fine campionato” – .
«Stadio Flaminio? Siamo alle verifiche finali. Per Kamada ne riparleremo a fine campionato” – .

Continuiamo a sognare uno stadio di proprietà Laziale e a questo proposito il presidente Lotito ne ha parlato ancora. Così si è espresso davanti ad alcuni giornalisti questa mattina davanti al palazzo del Senato: «Sto facendo un giro di ricognizione per vedere se questo progetto ha qualche margine di approvazione. Dal punto di vista architettonico credo che ne abbia tanti, è stato ben visto da tutti, sembra un ampliamento simile a quello che avrebbe fatto Nervi. Il nome? Pensiamo a costruire lo stadio, poi vedremo chi lo registrerà”.

Lazio, le parole del presidente Lotito sul Flaminio

«Gli architetti a cui ci siamo affidati – rivela il titolare biancoceleste – l’hanno scoperto anche per lo Stadio Franchi a Firenze c’era un progetto Nervi per un ampliamento che prevedeva soluzioni tecniche”. Sul tempismo: «Sono abituato a parlare con i fatti, non a fare programmi. Il nostro progetto porta ad una riqualificazione dell’area, con il mantenimento degli impatti architettonici, mantenendo lo stile dei Nervi e soprattutto garantendo un sistema fruibile”. Sul Comune: «L’amministrazione capitolina viaggia all’unisono con noi, perché ha condiviso gli indirizzi architettonici e di riqualificazione dell’area. Per evitare problemi effettuiamo un sondaggio informale, vediamo le potenziali criticità che si possono sollevare e, se ce ne sono di oggettive, cerchiamo di rimuoverle. A quel punto presentiamo ufficialmente il progetto in modo che abbia già un accordo di massima”.

Sul futuro di Kamada

Non solo lo stadio. Il presidente della Lazio ha detto la sua anche su alcune situazioni precarie della prima squadra maschile come Kamada: «E se resta? Non ho parlato con lui – svela Lotito – non ho avuto tempo per parlare di queste cose. Adesso pensiamo a finire il campionato, poi penseremo ai rinnovi e ai nuovi inserimenti. Mancano due partite, concentriamoci su queste. Voto scudetto? No, non do voti, non sono un professore. I voti vengono dati a scuola. Il fatto che io sia il presidente non significa nulla”.

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Il Messaggero

 
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