Come può andare d’accordo il Governo quando le distanze, soprattutto tra Forza Italia e Lega, si fanno sempre più evidenti e, soprattutto sulla questione europea, sono agli antipodi: i berlusconiani sostenitori di un’Europa più forte, gli alleati leghisti convinti che c’è più bisogno di nazionalismo e meno di Bruxelles.
L’ultimo botta e risposta tra il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani e il senatore della Lega Claudio Borghi riguarda la bandiera dell’Ue, alla luce delle polemiche dei giorni scorsi scatenate dalle parole di Borghi e Roberto Vannacci proprio sul tema tema della bandiera europea.
Dal senatore della Lega – come riporta l’Adnkronos – è arrivato il disegno di legge per eliminare l’obbligo di esporre la bandiera dell’Ue negli edifici pubblici italiani, mentre Vannacci a fine aprile in un’intervista a La Stampa aveva dichiarato che “l’Ue ha un problema: deve costruire la propria identità. Quale identità rappresenta la bandiera blu con tante stelle? Non abbiamo nemmeno un animale che ci simbolizzi. La Russia ha l’orso, gli Stati Uniti hanno l’aquila”.
“Alcuni ignoranti, anche i candidati alle elezioni europee, si prendono gioco della bandiera dell’Europa… Le dodici stelle sulla bandiera europea non sono gli Stati, sono le dodici stelle che circondano il capo della Vergine, rappresentano le dodici tribù d’Israele, e la bandiera è azzurra perché azzurro è il manto della Vergine. Quella bandiera indica chiaramente le nostre radici. Per questo va rispettata”, ha detto Tajani ieri a Verbania per un’iniziativa elettorale per le elezioni europee.
Segue a ruota la risposta di Borghi: «Abbiamo il simpatico Antonio Tajani che si lancia in spericolate interpretazioni esoteriche della bandiera dell’Ue (le dodici tribù d’Israele, il manto della Madonna). Per me può tenerlo anche come coperta, la libertà è sacra. Non voglio essere l’unico Paese ad avere l’obbligo di esporlo accanto alla bandiera nazionale”.
