20 maggio 2024 09:24
Il manager guadagnava oltre 230mila euro l’anno, ma al momento del suo arresto non aveva soldi a disposizione. Nel corso della giornata è stata effettuata la copia forense dei cellulari e dei pc di Giovanni Toti
Al vaglio i conti di Signorini e Toti
Secondo gli inquirenti la situazione economica di Signorini potrebbe essere collegata, come spiega Il Secolo XIX, alla passione dell’uomo per i giochi. Dalle intercettazioni emergono più volte le difficoltà economiche dell’amministratore delegato di Iren, a cui spesso è venuto in soccorso Aldo Spinelli, come nel caso della fattura per il matrimonio della figlia (circa 13mila euro) e per l’acquisto di un Cartier braccialetto per la fidanzata. Dalle indagini è emersa la passione di Signorini per il casinò di Montecarlo, che frequentava con una certa assiduità e dove fiches e soggiorni venivano spesso pagati dallo stesso Spinelli. Gli inquirenti ora vogliono capire se il gioco d’azzardo possa essere stato un vizio tale da cancellare i conti del manager o se i capitali di Signorini siano stati spostati altrove.
Al vaglio anche i conti di Toti: gli inquirenti vogliono capire se ci sono tracce di finanziamenti ricevuti indebitamente in cambio di favori a qualche imprenditore.
Analisi su PC e cellulari
Dopo aver effettuato copie di telefoni, pc e altri dispositivi, inizieranno le operazioni di analisi dei contenuti, ma ci vorrà tempo per ottenere risultati: non è ancora chiaro se la Procura voglia aspettare di avere in mano il verbale per interrogare Toti oppure, se come richiesto dal presidente della Regione l’udienza si svolgerà prima. Il lunedì è cruciale anche per presentare il ricorso al Tribunale del Riesame, dato che i termini scadono a mezzanotte. Al momento, però, nessuno dei principali indagati ha fatto sapere di voler presentare ricorso: l’unico procedimento aperto è infatti quello per la liberazione di alcuni beni confiscati a Mauro Vianello, presidente dell’Ente Bacini.