Iniziare a camminare nel crepuscolo che annuncia l’alba verso un punto di luce, una meta chiarissima ma distante.
I primi passi sono facili, snelli e agili. Mentre cammini, però, qualcosa diventa pesante. Pensieri, paure, gesti, parole, sguardi da rimpiangere; le mani, i passi, i sorrisi non dati, le parole non dette che oscuramente abitano il cuore e la mente si fanno spazio e rendono i passi pesantissimi, quasi immobilizzanti.
Eppure voglio arrivare a quel punto. C’è un fuoco più grande che mi chiama.
Capisco che l’unica opzione è lasciare andare. Gli tolgo un occhio che guardava con invidia, gli tolgo una mano che lei pretendeva di imprigionare, di trattenere; Tolgo la mano che è legata alle paure. Ho tagliato il piede che non si fidava e ora piange una strada mai intrapresa.
Lascio a terra tutto ciò che mi impedisce di brillare come un granello di sale alla luce del sole. Mollo tutto e mi scopro in nuovi colori, mi scopro in nuovi sapori, in nuova leggerezza.
Con la sensazione di avere il sale tra le mani, dico addio alla mia oscurità, ringrazio per le mie debolezze e riprendo il mio viaggio, leggero e nuovo, verso quel punto che promette Luce.
Martina Pampagnin
Continua a leggere gli altri approfondimenti della giornata sul sito
Fonte: Alzati e cammina – il Vangelo quotidiano con commento