Olio toscano quanto mi piaci tu, Slow Food premia l’eccellenza Il Tirreno – .

Olio toscano quanto mi piaci tu, Slow Food premia l’eccellenza Il Tirreno – .
Olio toscano quanto mi piaci tu, Slow Food premia l’eccellenza Il Tirreno – .

La nostra regione si conferma nel gotha ​​degli oli di qualità, come dichiara il numero di eccellenze premiate dalla guida agli oli extravergini di oliva Slow Food, presentata al Maxxi di Roma. Dove il riconoscimento Soracco è stato consegnato a Nico Sartori della Fattoria Altomena di Pelago, per aver contribuito a contrastare l’abbandono dei terreni. «Nella campagna olivicola 2023 della Toscana, regione in cui l’olivicoltura è una delle colture più diffuse ed estese, mai come quest’anno con condizioni climatiche così sfavorevoli – commentano da Slow Food per questa ventiquattresima edizione della guida – i frantoiani professionisti hanno fatto la differenza, garantendo oli di alta qualità.” Su 686 aziende recensite in tutto il Paese, per 1071 oli extravergini di oliva di qualità segnalati, i premi si riversano in Toscana.

Sono sei, infatti, le aziende premiate con la Chiocciola, simbolo del movimento. Su un totale di quattordici regioni, sono state quarantatré (sei delle quali, appunto, toscane) le aziende che hanno meritato il premio assegnato perché perfette interpreti dei valori organolettici, territoriali e ambientali secondo la filosofia Slow Food . Dodici (su 80 in tutta Italia) sono gli oli toscani inseriti nei Grandi Oli, superati in numero solo dalla Puglia con diciassette eccellenze che nelle diverse tipologie si sono distinte per le caratteristiche sensoriali, lo stretto legame con il territorio e le cultivar espresso da esso. Ventidue etichette toscane, infine, si sono distinte come Grande Olio Slow, ovvero il meglio da cultivar autoctone ottenute con pratiche agronomiche sostenibili. In questa categoria sono stati assegnati 103 premi, tra i quali la nostra Regione è stata quella che ha ottenuto il maggior numero di premi, seguita da Sicilia (tredici), Marche (otto), Umbria (sette) e le altre con numeri decrescenti. Che dire del premio assegnato ogni anno dal movimento a un produttore che ha fatto della caparbietà e della resistenza uno dei suoi tratti distintivi. Toscano anche lui e si chiama Nico Sartori: «Perché da quando è arrivato dal Veneto, oltre trent’anni fa – si legge nella motivazione del premio Soracco – ha lavorato per ridare vita al paesaggio e contrastare il diffuso abbandono degli uliveti. , sapendo coniugare innovazione con frantoio e valorizzazione della biodiversità del territorio”. Ma in Toscana la raccolta delle olive tra ottobre e novembre 2023 ha registrato un calo del 30% rispetto al 2022, principalmente a causa dei cambiamenti climatici. «Per fortuna, però, al buon olivicoltore si è accompagnata la professionalità dell’operatore del frantoio, che mai come quest’anno ha fatto la differenza nell’estrarre oli di qualità, smentendo in parte le previsioni più pessimistiche – dichiara Sonia Donati, coordinatrice della guida per la nostra regione – L’anno è iniziato con grandi speranze per gli olivicoltori, con qualche neve e temperature basse nei primi due mesi dell’anno, soprattutto nelle zone interne della Toscana, a cui è seguita un’abbondante fioritura primaverile. Purtroppo però le piogge tardive primaverili, mentre in alcune zone hanno favorito la fase di allegagione, in altre hanno ostacolato l’impollinazione e la conseguente formazione naturale dei frutti”.

La lumaca: Alle Camelie – Capannori (LU) Tenuta Lenzini – Capannori (LU) Stefano Spinelli – Lamporecchio (PT) Fattoria Altomena – Pelago (FI) Val di Lama – Pontedera (PI) Lugudoro – San Vincenzo (LI)

Il Grande Olio: Maurino di Reto di Montisoni – Bagno a Ripoli (FI) Le Vignole di Eredi Casini Santi – Bucine (AR) Maurino di Cesare Diddi Mussi – Casale M.mo (PI) Riflessi di Fonte di Foiano – Castagneto Carducci (FI) Oro dei Tatanni di Il Casino di Sala – Greve in Chianti (FI) Valle Martina Igp Toscano di Lorenzo Cencini – Manciano (GR) Riserva e Prima Olive Igp Toscano di Frantoio di Croci – Massa e Cozzile (PT) Maurino di Solaia – Montespertoli (FI) Gualtiero Primo e Gualtiero Terzo di Luca Varini – Pieve a Nievole (PT) Leccio del Corno di Giuseppe Marini e Figli – Pistoia Selezione O! Frantoio Grevepesa – San Casciano in Val di Pesa (FI) Frantoio I Greppi di Silli – San Casciano in Val di Pesa (FI)

Il Grande Olio Slow: Guadanòlo Primus della Fattoria Ramerino – Bagno a Ripoli (FI) Evo San Mario di San Mario – Bibbona (LI) Vivo – Frantoio della Tenuta Il Leccio – Bucine (AR) Oro Dop Seggiano e Cecco Igp Toscano del Podere Borselli – Castel del Piano ( GR) Evo Le Capanne di Le Capanne – Castiglion Fiorentino (AR) Correggiolo Dop Chianti Classico di Fontodi – Greve in Chianti (FI) Evo 1979 di Balduccio – Lamporecchio (PT) Essenza di Stefano Spinelli – Lamporecchio (PT) Prima Vendemmia de Il Borro – Loro Ciuffenna (AR) Moraiolo di Le Fontacce – Loro Ciuffenna (AR) Evo Poggio La Tana di Poggio La Tana – Loro Ciuffenna (AR) OliVI Forte Frantoio di Poggiolecci – Magliano in Toscana (GR) Aurinia – Frantoio e Caletra – Leccio del Corno di Fattoria La Maliosa – Manciano (GR) Majuscule di Fattoria Altomena – Pelago (FI) Grullo Toscano Igp Olio Colline di Firenze di La Gramigna – Pontassieve (FI) Il Tradizionale de I Sergenti – Reggello (FI) Morchiaio di Marayamado – San Casciano in Val di Pesa (FI) Lazzero di Lugudoro – San Vincenzo (LI) Pepato-Intenso di Trebbio – Scarperia e San Piero (FI) Capriccio di Tosca di Pietrasca – Suvereto (LI) Evo Paterna Selezione di Paterna – Terranuova Bracciolini (AR) Ensemble Bellandi – Uzzano (PT).l© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

 
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