Multa Ue da 337 milioni – .

Multa Ue da 337 milioni – .
Multa Ue da 337 milioni – .

Roma, 23 maggio 2024 – Toblerone e Oreo “troppo salato”. Ma non è una questione di “sapore”, quanto piuttosto una questione di prezzo. Un prezzo “salato” davvero costare caro alla multinazionale Mondelezil gigante di cioccolato titolare di questi marchi (ma anche di Costa d’Oro, Milka, Lu e Ritz) che è stato multato dall’UE: una multa di 337,5 milioni di euro. La ragione? Avere prezzi gonfiati.

Una stecca di toblerone e Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza

Oreo e Toblerone, ma anche Côte d’Or, Milka, Lu e Ritz sono infatti alcuni dei snack e dolci più amati dagli europei – e non solo – ma, purtroppo per le tasche degli estimatori di queste prelibatezze, sono state svendute prezzi gonfiati nel continente a deturpare Regole di concorrenza dell’UE.

Alla fine di un’indagine durata tre anni Bruxelles ha multato di 337,5 milioni di euro Mondelez, il colosso del cioccolato proprietario dei famosi marchi, per aver ostacolato il commercio transfrontalieroimpedendo il rivenditori Gli europei acquistano prodotti nei paesi dell’UE dove i prezzi erano più bassi.

Un soffio che, sebbene ridotto del 15% in seguito all’ammissione di colpevolezza della società, entra nella top ten delle multe più pesanti mai imposto daAntitrust Ue per pratiche anticoncorrenziali.

L’indagine è iniziata nel gennaio 2021, la rLa responsabile della concorrenza dell’UE, Margrethe Vestager, incentrato sulla condotta del gruppo Chicago, Illinoistra il 2006 e il 2020. Le prove raccolte indicano che il colosso alimentare, nato da Kraft Foods, nel periodo incriminato previsto accordi anticoncorrenziali o pratiche coordinate illegalidividendo di fatto il mercato unico dell’UE in segmenti nazionali più piccoli per mantenere i prezzi alti. Una pratica contraria a uno dei principi essenziali del progetto europeo: la libera circolazione delle merci.

Il gruppo ha anche abusato del proprio potere di mercato ostacolando le importazioni di barrette di cioccolato da alcuni paesi ad altri – ad esempio dall’Olanda al Belgio – dove vendeva i suoi prodotti a prezzi più alti. “L’obiettivo era evitare che il commercio transfrontaliero portasse a una diminuzione dei prezzi nei paesi con prezzi più alti”, ha riassunto Bruxelles nelle sue conclusioni.

La multinazionaleoltre a collaborare con le autorità europee, lei si è difesa affermando che era “incidenti storici e isolati, la maggior parte dei quali sono stati risolti ben prima delle indagini.” Tuttavia, l’Ue è “determinata a sostenere le libertà fondamentali”, ha rimarcato Vestager, sottolineando che le pratiche scorrette possono solo essere punite.

Sul territorio europeogeneralmente prezzi per lo stesso prodotto Potere variare dal 10 al 40% e il commercio transfrontaliero ha la capacità di abbassarli, aumentando al tempo stesso la disponibilità di prodotti a beneficio dei cittadini. Un “principio particolarmente importante – ha affermato il leader antitrust Ue – in tempi di inflazione elevata”.

 
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