“Il nostro pane più scelto? Quello a 9 euro al chilo”. Perché la pagnotta del panificio Ambrogia di Milano ha il prezzo giusto – .

“Il nostro pane più scelto? Quello a 9 euro al chilo”. Perché la pagnotta del panificio Ambrogia di Milano ha il prezzo giusto – .
“Il nostro pane più scelto? Quello a 9 euro al chilo”. Perché la pagnotta del panificio Ambrogia di Milano ha il prezzo giusto – .

Fare “pane buono, sano, digeribile e con ingredienti di qualità” è la mission di Federica Ferrari43 anni e Francesca Gattichi ha tre anni meno, di chi Forno Ambrogiainaugurato a Milano nel novembre 2022 e già segnalato da Gambero rossorecentemente tornato agli onori della cronaca per la sua scelta di proporre una tipologia di pane 9 euro al chilo. Un prezzo, come ammesso dagli stessi giovani imprenditori Corriere della Sera«più costoso rispetto alla norma”, ma dall’altro i suddetti elevati standard richiesti in termini di qualità del prodotto hanno un costo, e già in passato il Gambero rosso si era occupato dell’argomento, stabilendo come un pane che può definirsi un bene a tutto tondo non possa essere venduto a meno 6 euro al chilo.

Non solo pane, ma anche prodotti della cucina ebraica

Il forno Ambrogia si trova in Piazza Sicilia 1, in quartiere ebraico Milanese, e ha la particolarità di esserlo panetteria kosher, si tratta quindi di un esercizio commerciale che segue le regole alimentari dettate dalla religione ebraica. Ecco quindi che accanto ai pani esposti nelle vetrine ci sono i babka al cioccolato e il tipico pane intrecciato, ecco sfida: «Tipico dello Shabbat ma ormai lo mangia tutto il quartiere», raccontano al Corriere Ferrari e Gatti, conosciutisi a Milano, in via Washington.

Parla della produzione e della filosofia del luogo

Per giustificare gli dei 9 euro al chilo fissato di acquistare il pane ribattezzato “Ambrosia”, il «Best seller», i titolari parlano non solo dei già citati ingredienti di qualità «a filiera corta e tracciata», ma anche di una vera e propria narrativa cioè, dire al cliente il filosofia dietro i cibi offerti e i propri produzione che sembra aver fatto breccia nel cuore della clientela milanese.

Prezzi a tutela dell’intera filiera del pane

I panettieri intervistati in precedenza da Gambero rosso erano concordi nell’affermare come l’aumento del prezzo del pane fosse allo stesso tempo un «responsabilità» verso esercizi più piccoli ma anche a dovere tutelare l’intera filiera, a partire dagli agricoltori, “che devono fare i conti anche con il cambiamento climatico”. Il concetto era sempre lo stesso, ovvero il fatto che la qualità la paghie che il pane, insieme ad altri prodotti come il caffè, è considerato un merce, subisce addirittura “una transazione decisamente più lenta verso un prezzo più giusto” del normale. Chiaro in questo senso il commento di Pasquale Polito, cofondatore del Forno Brisa di Bologna: «Sapete secondo me quale sarà il prezzo giusto del pane nel prossimo futuro? Dieci euro al chilo».

 
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