Apu al Carnera cerca la vittoria contro Cantù per allungare la serie – .

Apu al Carnera cerca la vittoria contro Cantù per allungare la serie – .
Apu al Carnera cerca la vittoria contro Cantù per allungare la serie – .

La serie tra Apu Old Wild West e San Bernardo Cantù si trasferisce a Udine, e continua a giocare su due fronti: in campo e fuori. Mentre i rispettivi staff tecnici preparano gara 3, i due club si confrontano con le direttive dell’Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive: nel tardo pomeriggio di giovedì 23 maggio Limitazioni per i tifosi canturini, che di conseguenza rinuncerà alla trasferta di Udine. Dopo le restrizioni imposte ai tifosi dell’Apu per le due partite giocate a Desio, ecco la disposizione per tifosi e palasport invertita, valida per gara 3 e per l’eventuale gara 4. I Canturini sono costretti a vendere i biglietti ai residenti in provincia di Como fino alle ore 19 di venerdì 24 maggio, negli uffici individuati d’intesa con le Questure interessate, documento di identità alla mano. Inoltre, entro le ore 10 di venerdì, l’azienda di Cantù dovrebbe inviare l’elenco dei nominativi degli acquirenti alla Questura di Udine, che provvederà alla sicurezza del settore ospiti con volontari che indossano casacche fluorescenti stile steward. Soprattutto quest’ultima imposizione, non menzionata nelle prime due gare da alcuni media, è considerata inaccettabile. La tifoseria organizzata cantù, guidata dal gruppo “Aquile”, ha annunciato che rinuncerà alla gara, coerentemente con lo striscione “Trasferimenti liberi” esposto al PalaDesio nei due match contro l’Apu. Non esclude però «la presenza in Friuli». Messa così non sembra una promessa di pace. La decisione dell’Osservatorio nazionale serve a evitare la creazione di doppi standard e ad alimentare ulteriormente la tensione (qualche turbolenza si è registrata al termine di gara 2 sotto la curva Cantù) nella partita di domani. Questa serie di misure arriva da lontano: il 21 aprile, in occasione della partita tra Cantù e Udine, valida per la fase a cronometro, alcuni ultras varesini hanno preso posto nel settore riservato ai tifosi dell’Apu con tanto di striscioni, in nome di una vecchia amicizia con gli udinesi e di aspra rivalità con i Canturini.

Gli avvenimenti fuori campo non avranno certo distratto Adriano Vertemati, impegnato a organizzare l’assalto dei suoi ragazzi nella terza partita. L’Apu è con le spalle al muro, esattamente come un anno fa nella semifinale contro il Forlì. Ad alimentare qualche timida speranza di remuntada è il ricordo di quanto accaduto l’anno scorso a Cantù: avanti 2-0 sul Pistoia, perde 2-3 e regala ai toscani la via della Serie A. Più che cabala, però, è meglio si affida alla palla a segmenti e all’ottima prestazione casalinga dell’Udinese. Avremo bisogno di un approccio e di una difesa migliori rispetto a gara 2, ma anche percentuali più felici dalla lunga distanza. L’assenza di Clark è pesante, ma Old Wild West ha quello che serve per vincere la terza partita ed estendere la serie. I play-off sono così, bisogna pensare una partita alla volta e non farsi prendere dall’ansia di voler rimontare. —

 
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