“Vi spiegherò la trattativa” – .

Il presidente dei biancocelesti, Claudio Lotito, ha parlato di mercato della Lazio e dell’addio di Maurizio Sarri. Il numero uno della Lazio ha parlato chiaro degli obiettivi raggiunti da Angelo Fabiani e di quelli falliti.

Strategia del passato e alchimia del presente. Claudio Lotito parlato del Calciomercato della Lazio spiegando con precisione l’ultima trattativa messa in piedi dal club capitolino. La risoluzione degli accordi con Maurizio SarriI mancati arrivi di Piotr Zielinski e Domenico Berardi e quell’incomprensione su Daichi Kamadafantasma con il mister toscano e grande protagonista con Igor Tudor.

Calciomercato Lazio, le parole di Claudio Lotito: “Sarri era soddisfatto, ma Kamada non lo ha fatto giocare…”

Crediti fotografici: SS Lazio | Facebook

Maurizio lo aveva chiesto a Berardi, ma alla fine non ha lasciato il Sassuolo – le parole del proprietario del LazioClaudio Lotitoai microfoni de Il Corriere della Sera –. E per come sono andate le cose, considerato lo sfortunatissimo e gravissimo infortunio subito dal ragazzo qualche tempo fa, probabilmente non avrebbe potuto aiutarci. Un’altra richiesta è stata Zielinski, ma alla fine non è partito neanche lui dal Napoli. Allora abbiamo preso Rovella, che piaceva a Sarri, e Isaksen, anche lui piaciuto e fortemente voluto e che aveva segnato anche contro di noi. Era contento di Kamada, ma poi non lo lasciava giocare. Forse perché aveva bisogno di tempo per integrarsi, non lo so. Non posso dire se il deficit di rendimento di quest’anno sia dovuto ad una questione di carattere. All’interno di uno spogliatoio c’è anche una questione di alchimia, per la quale a volte la squadra rende e a volte no. Abbiamo recentemente festeggiato la Lazio del 1974, che visse sicuramente in condizioni meno favorevoli e confortevoli di quelle attuali. Qui i giocatori ricevono lo stipendio in anticipo, si allenano in uno dei migliori centri sportivi del mondo; eppure quest’anno la squadra ha conquistato meno punti di quanto avrebbe dovuto. Il problema è generale: i calciatori devono avere sempre fame, il vero campione è colui che riesce sempre ad esprimersi al meglio a prescindere dalle condizioni. Abbiamo però piani ambiziosi, sia perché vogliamo rafforzare la squadra, sia perché siamo determinati ad andare avanti sui progetti dell’Academy e dello Stadio Flaminio“.

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