Inchiesta Liguria, lunedì Signorini verrà sentito. I rapporti tra Toti, Ilaria Cavo e i fratelli Testa – QuiFinanza – .

Inchiesta Liguria, lunedì Signorini verrà sentito. I rapporti tra Toti, Ilaria Cavo e i fratelli Testa – QuiFinanza – .
Inchiesta Liguria, lunedì Signorini verrà sentito. I rapporti tra Toti, Ilaria Cavo e i fratelli Testa – QuiFinanza – .

Dopo l’interrogatorio fiume di Giovanni Toti, la prossima settimana sarà la volta dell’ex presidente del Porto di Genova, Paolo Emilio Signorini, comparire davanti alla Procura nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione ligure.

Gentiluomini, l’unico tra i sospettati ad essere in carcere al termine delle indagini, lunedì 27 maggio sarà ascoltato dai magistrati. In precedenza aveva scelto di non rispondere durante l’interrogatorio davanti al gip, dichiarando di voler vedere le prove prima di rilasciare dichiarazioni.

Le accuse contro Signorini

Paolo Emilio Signorini è accusato di aver accettato denaro, regali, soggiorni in alberghi di lusso a Montecarlo e fiches del casinò dal terminalista Aldo Spinelli. In cambio avrebbe favorito le operazioni di gestione delle banchine e dei terminal portuali. Secondo i pm Luca Monteverde e Federico Manotti, Signorini avrebbe favorito anche l’imprenditore Mauro Vianello, anche lui indagato per corruzione. Spinelli, inoltre, avrebbe garantito a Signorini una consulenza da 200mila euro da parte di Iren.

Giovanni Toti ai pm: “Ho chiesto il voto ai fratelli Testa, ma ho ignorato le richieste di lavoro”

Durante l’ultimo interrogatorio Giovanni Toti ha risposto a una dozzina di domande riguardanti i suoi rapporti con i fratelli Testa mentre era in corso la campagna elettorale. I due fratelli, Italo Maurizio e Arturo Angelo sono accusati di corruzione elettorale e di favoreggiamento delle attività di Cosa Nostrapromettendo posti di lavoro e cambiamenti nell’edilizia sociale in cambio dei voti per la lista “Cambiamo con Toti Presidente”.

Toti ha dichiarato che i fratelli Testa gli erano stati segnalati dagli onorevoli Sorte e Benigni di Forza Italia. Ha raccontato di averne parlato con Ilaria Cavo e Matteo Cozzani durante l’organizzazione della campagna elettorale, ma non ricorda di aver dato istruzioni precise a Cozzani di contattare Arturo Angelo Testa. Toti ha dichiarato: “Ilaria Cavo mi ha detto di aver incontrato i fratelli Testa, che non si erano capiti molto bene, che erano sembrati confusi e che comunque non le erano piaciuti, soprattutto a causa delle richieste relativi al rimborso delle spese”.

Toti ha negato di essere a conoscenza di specifiche richieste di lavoro, pur essendo consapevole che i Testa chiedevano attenzione per la loro comunità. Alla domanda se avesse chiesto voti per Ilaria Cavo durante una cena di settembre 2020, Toti ha risposto: “Certamente ho chiesto espressamente voti per Ilaria Cavo parlando con uno dei due Testa. Il senso del mio intervento era chiedere a Cavo di dare una mano nonostante le incomprensioni che c’erano state”.

Toti ha ammesso di aver parlato più volte con Cozzani dei fratelli Testa, definendoli insistenti. Spiega che in occasione delle elezioni comunali del 2022, la candidatura di Cristina Calascibetta, di origine riesinata, potrebbe aver portato a discussioni generiche sulla comunità riesinata della Certosa.

I pm hanno chiesto di una cena elettorale organizzata dai fratelli Testa nel maggio 2022. Toti ha risposto che lui era presente alla cena ma che erano i candidati della lista a tenersi in contatto per ottenere i voti della comunità.

Ilaria Cavo: nessun coinvolgimento nella vicenda dei fratelli Testa

Ilaria Cavo, deputata e testimone nell’inchiesta ligure sullo scambio di voti, voleva chiarire la sua posizione in merito a recenti articoli di giornale che la citano in relazione alla vicenda dei fratelli Testa. “Leggendo il mio cognome riportato nei titoli e negli articoli dei giornali di oggi riguardanti la vicenda legata ai fratelli Testa, che riportano frasi dell’interrogatorio del presidente Giovanni Toti che riguardano anche me, preciso che non posso sapere né essere collegato a quanto accaduto durante la cena del 12 settembre 2020 alla quale, come confermato dagli atti, volutamente non ho partecipato”, ha dichiarato Cavo.

Cavo ha inoltre ribadito la sua presa di distanza dai fratelli Testa, specificando di non voler avere ulteriori rapporti con loro dopo un incontro organizzato da un parlamentare pochi mesi prima delle elezioni del 2020.

 
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