“Non è stato un gesto volontario” – .

“Non è stato un gesto volontario” – .
“Non è stato un gesto volontario” – .

«Ci ​​sono una serie di considerazioni oggettive e soggettive che portano la famiglia ad escludere che si sia trattato di un suicidio. Siamo convinti che la Procura di Palermo arriverà alle stesse conclusioni”. Lo afferma l’avvocato Vincenzo Lo Re, del foro di Palermo, incaricato dall’eurodeputata Francesca Donato di seguire le indagini sulla morte del marito, Angelo Onorato, trovato morto all’interno della sua auto lungo una rampa parallela all’autostrada A29, nel capoluogo siciliano.

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Una lettera consegnata, solo poche settimane fa, al suo amico fidato, avvocato tributario, al quale confidava: “Se succede qualcosa, manda questa lettera a mia moglie”, ma anche una situazione economica complicata, con diversi crediti da riscuotere e alcune preoccupazioni. E telecamere che non riescono a dare una risposta a quanto accaduto su quello svincolo di viale Regione Siciliana. La morte di Angelo Onorato, il noto imprenditore palermitano 55enne, marito dell’eurodeputata Francesca Donato, trovato morto sabato pomeriggio a bordo della sua Range Rover verde scuro, con una fascia di plastica al collo e una macchia di sangue sulla maglietta , si tinge sempre più di giallo . Per tutta la giornata sono proseguiti i rilievi nella zona dove è stato ritrovato il corpo di Onorato. È stata la moglie a fare la macabra scoperta, insieme alla figlia ventenne Carolina. Tutto ruota attorno alle telecamere di quella zona. Il punto esatto in cui era parcheggiato il SUV è un cosiddetto punto cieco, quindi non sono state effettuate riprese. Ci sono però due telecamere, a un centinaio di metri di distanza. Dalle registrazioni risulta chiaro che nessun veicolo avrebbe avuto il tempo di fermarsi accanto all’auto di Onorato. Anche perché calcolando il tempo necessario per percorrere quelle centinaia di metri, sarebbe stato impossibile che un’auto si fermasse e poi proseguisse. I tempi sono incompatibili. Anche se un possibile assassino potrebbe essere scappato anche da una strada laterale, a piedi. Gli inquirenti stanno esaminando tutte le ipotesi, anche se quella più accreditata al momento resta il suicidio. Un ruolo importante lo gioca la lettera che Onorato aveva consegnato all’amico avvocato che è servita per far sapere alla famiglia che stava affrontando un momento economico complicato. Ieri è stato lo stesso avvocato a consegnare quella lettera alla moglie di Onorato. Che ha consegnato alla Squadra Mobile. Gli inquirenti hanno parlato con il tributarista fino a tarda notte. Nella lettera ci sarebbero anche indicazioni di massima su chi potrebbe aver danneggiato l’imprenditore e architetto, da tempo molto attivo anche nelle ristrutturazioni con il bonus al 110 per cento.

 
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