un arresto e il divieto di soggiorno a Busseto – – .

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Parma, condividendo pienamente le risultanze investigative redatte dai militari delle Stazioni di Fidenza e Busseto, coordinati dalla Compagnia Carabinieri di Fidenza, ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale , misura cautelare con custodia cautelare nei confronti di SINGH Dilpreed cl. 1999 e una misura cautelare non detentiva (consistente in divieto di soggiorno nel Comune di Busseto) nei confronti di BALDEV Rahul nato nel 2000, gravemente indagato a vario titolo di atti persecutori, lesioni e minacce.

L’indagine nasce dall’analisi di alcuni fenomeni criminali che hanno coinvolto come vittime cittadini indiani e che hanno portato alla registrazione di due diversi procedimenti penali presso la Procura di Parma.

Tre gli episodi contestati agli indagati commessi a Busseto (PR) nei mesi di gennaio e febbraio 2024.

Il primo filone di indagine è quello avviato dai Carabinieri di Busseto che hanno ricevuto una denuncia da parte di un cittadino di origine indiana che riferiva di aver subito pesanti minacce di morte da parte degli indagati, rivolte anche ai suoi familiari, per ragioni non specificate ulteriormente.

In tale circostanza, infatti, la vittima si riferiva ad un episodio accaduto a Busseto nel mese di gennaio, quando gli indagati a tarda notte, dopo aver lamentato telefonicamente con la vittima una sorta di “mancanza di rispetto” per aver passati davanti a loro senza fermarsi, si sono presentati presso l’abitazione del denunciante, minacciando di morte e pesanti ritorsioni l’intero nucleo familiare, lasciando l’intero nucleo familiare con un fondato timore per la propria incolumità.



Nello stesso contesto vanno inquadrati i restanti due episodi contestati, quando gli indagati di oggi si sarebbero resi protagonisti, sempre a Busseto, del ferimento di un connazionale, colpito alla testa con un oggetto metallico, e di minacce di morte rivolte ad un altra famiglia di origini indiane.

L’attività investigativa (che ha verificato scrupolosamente le dichiarazioni – già intrinsecamente attendibili, perché logiche e coerenti – rilasciate dalle parti offese e dalle persone chiamate a testimoniare, supportate anche da immagini video, nelle quali sono stati immortalati gli odierni indagati, nonché a partire dai sequestri probatori di oggetti atti ad offendere, quali mazze e tirapugni, rinvenuti a seguito di perquisizioni delegate dall’AG) ha consentito ai Carabinieri di Fidenza e Busseto, coordinati dalla locale Procura, di ricostruire analiticamente i vari episodi sopra riassunti, in modo da raccoglierli gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, che hanno legittimato l’adozione di misure cautelari.

L’articolata attività investigativa, avviata, condotta e conclusa dai Carabinieri, in piena sinergia con la Procura della Repubblica di Parma che – seguendo una linea già avviata da tempo e che si sta rivelando valida nel contrasto alla delinquenza di strada – ha disposto l’unità dei procedimenti (due, nel caso specifico) che risultano riconducibili alla stessa mano.

È necessario evidenziare che gli odierni destinatari della misura cautelare sono, allo stato, solo sospettati di aver commesso un reato, seppure grave, e che la loro posizione sarà esaminata dall’Autorità Giudiziaria durante l’intero iter procedurale e definita solo a seguito della definitiva sentenza, nel rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Il Pubblico Ministero Dott. Alfonso D’Avino

 
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